sherlock-holmes

*Appassionato di crimini.. e delle indagini sui fatti > "Passionate crimes and private investigations".. Cerco di analizzare e Ricostruire i fatti di un Crimine e cio' che scrivo si fonda sull' Approfondimento dei Ragionamenti ((Alto Raziocinio accompagnato altresi' da uno spiccato Intuito e Sensitivita'( tra empatia e telepatia ),che pur con mia meraviglia ma nello stesso tempo compiacimento per queste doti, mi ritrovo avere.. e che spesso fanno la Differenza..)), sui Fatti Reali di un Delitto, sugli Indizi, sui Depistaggi, sui Comportamenti, sui Dettagli, ecc. e coi soli Elementi e Dati Oggettivi che grazie ai Media e Internet ci possono venire divulgati... *S.H: "Nella matassa incolore della vita scorre il filo scarlatto del delitto, noi abbiamo il dovere di dipanarlo, isolarlo e tirarlo fuori da capo a fondo".... // buon ragionamento da Grisdi..fausto boccaleoni >Blogger - https: //ricostruzionedelitti-indiziari.blogspot.com //www.blogger.com/blogger.g?blogID=7107506867166801046#allposts.. ........................
§ Like Sherlock Holmes .... "Quando hai eliminato l'IMPOSSIBILE, qualsiasi cosa resti, per quanto improbabile, deve essere la Verita'"§ ....................................................... E L E M E N T A R E .......... W A T S O N .................................................. ......

mercoledì 8 ottobre 2025

@Grisdi(Crimes)>"DELITTO PIERINA PAGANELLI(Rimini 3/10/23)... Analisi e Riflessioni...

 



@Grisdi(Crimes Insight)>"DELITTO PIERINA"...

*Video interessante di Castellano con logiche riflessioni sull'omicidio, dove lui mette in risalto, ma poi si ferma lì e non affonda i Ragionamenti, alcune frasi "Dirimenti" SE sapute leggere, quali: frase di Loris a Louis, la mattina del ritrovo del corpo di Pierina(4/10/23)con: "giustizia divina è stata fatta" + frase di Loris a Valeria: "c'è qualcuno Ke vuole farsi giustizia Senza Ke lei lo sappia"... + sempre Loris riferito a Louis: "se mi accusa si fa un autogol"( se lui mi accusa accuserebbe se stesso)... + msg di Manuela a Louis il giorno o 2 gg. dopo il delitto con scritto: "se tu non mangi=(parli), non mangia=(non parla, riferito al fratello)...", + quella notte stessa del 4/10, quando interrogati entrambi in questura, Manu gli sussurra ke gli inquirenti pensano Ke l'incidente a Giuliano Saponi e la morte di Pierina siano correlati e prob.il reo sia la stessa persona...  poi Manuela lo fissa a lungo e gli dice: "dimmi Ke non dobbiamo temere niente x questa cosa, ti prego..." + ancora, lei gli stringe la mano e replica, "voglio Ke ne esci, non mi interessa di me, Voglio Ke ne esci"... e lui, non ti preoccupare...  Saputo leggere il senso di queste affermazioni, si possono cristallizzare le diverse responsabilità del delitto...

*NB: Non si può negare Ke tra Manuela e Louis, si era creata una forte e profonda relazione, soprattutto da parte di lei, Ke sconsolata dal menage coniugale e fam.,era persino disposta  a fuggire con lui... però, come si è evinto, Louis la pensava diversamente, non avrebbe mai abbandonato il suo stato attuale, ma sic.oltre al sesso, si era veram.attaccato a Manuela e aveva preso a cuore le sue frustrazioni famigliari col marito, Pierina e quelle moral/religiose coi testimoni di Geova ecc., xcui era determinato in ogni modo, a difenderla e a risolvere i suoi problemi, xké non potendola assecondare nella "fuitina", x sopperire a ciò, ha voluto concretamente dimostrarle(ovv.eccedendo i limiti), eliminando "i cattivi", appunto il suo vero e sincero attaccamento vs.di lei... già negli ultimi messaggi inviati a Manu, lui diceva, riferito ai fam.: "sono dei mostri, ti trattano come una schiava e come una serva ecc..."

*Cmq Louis aveva pianificato pur bene il delitto, con annesso pseudo-incidente in moto x avere un alibi più solido, ma, siccome il "diavolo ci mette sempre lo zampino", non poteva certo prevedere la presenza di quell' audio/telecamera nel garage di Russo, Ke l'ha fregato... se non ci fosse stata quell''audio/telecamera + ovv. l'intromissione del media ecc., il caso veniva prob. archiviato come l'incidente di Giuly... ci sarebbe certo da dire x l'incidente di Giuliano Ke è ormai chiaro ed era presumibile chi ne fosse l'autore o sic.il mandatario, 

poi c'è n'è anche x Manuela e il fratello Loris, ma secondo me lei, nonostante le sue lagnanze, litigi e avvilimento nei confronti di Piera e tutto il resto, non sarebbe mai arrivata ad UCCIDERE x risolvere i suoi problemi, ma la sua continua sofferenza e disperazione ha "istigato"/eccitato la mano del Senegalese... 

*In ogni caso Manuela, pur dubitando del suo amante(ovv.lei dice così ma in realtà SA già)non l'ha mai "accusato direttamente", ma x paura del carcere, insieme al fratello Loris hanno subito messo le mani avanti prendendo un po' le distanze da Louis, e rafforzando il loro alibi nelle ore del delitto da~ore 22,00 alle ~ 23: 1)con la versione di Giorgia(figlia di Manuela),poi ritrattata, Ke aveva detto di aver visto lo zio uscire di casa quando l'orologio sulla parete segnava le 22,05/22,10 max, + 2)con quelle strane foto scattate da Manu a Loris vs.le 22,45~ dove lui è disteso sul pavimento x giocare col cane Ke però non si vede, + 3) quel msg "ad hoc" della sorella vs.le 11,30 al fratello x sentire se era tutto a posto ed era arrivato a casa a Riccione,  e lui rispondere, "sono già a nanna"... dimenticavo le ricerche di Manu sul web vs. le 22,15 e i messaggi inviati a Louis fin circa le 23 con l'ultimo Ke gli augurava la buonanotte...

*Cmq Manuela, nonostante non c'entri nell'attuazione del delitto, ha Capito e Saputo e qualcosa di più illecito l'ha fatto lo stesso, un depistaggio come ricàmbio di affetto all'amato x fuorviare le indagini ecc... il fratello Loris, invece, non ha fatto nulla, ma ha solo Capito e Saputo(era in casa della sorella),e indirettamente c'è entrato in mezzo, x cui con quelle frasi ambigue Ke ha detto, di cui ho menzionato sopra, lui già dalla mattina dopo il delitto(4/10/23)comincia a prendere le distanze dall'amico Louis, ma purtroppo il delitto era già stato commesso e non si poteva più tornare indietro, x cui insieme alla sorella Manu x evitare il carcere devono ed hanno dovuto sin da subito, Barcamenarsi ecc.. ecc...     Buon ragionamento...  C O N T I N U A...

*Il 15 Settembre '25 si aprirà a Rimini il processo a Louis Dassilva, vi saranno ~345  persone a testimoniare...


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@Grisdi(media Crimes)>"DELITTO PIERINA"...

 Video interessantissimo di Eder x capire e inquadrare bene i fatti del giorno 3 Ottobre'23, giorno del delitto... Manuela racconta quella intera giornata/serata ed è abbastanza credibile, anche se, ovv. x tutelarsi, non menziona di quel disguido od errore della figlia Giulia, nell'aver detto Ke vs. le 22,05/10 aveva visto uscire di casa lo zio Loris e ne sembrava certa xké  l'orologio a farfalle sulla parete segnava quell'ora, ma poi Giulia ha ritrattato... MA!!!.

*Io penso ke lei, subito e in buona fede, abbia detto la verità, cioè di aver visto uscire lo zio Loris ~ a quell'ora, Ma Importante sarebbe sapere se l'orario è proprio quello giusto, xké si era parlato anche delle ~22,15, xké se fosse questo, ciò cambierebbe la ricostruzione dei fatti di quella serata soprattutto riguardo alle attività di Manu e Loris  ecc.ecc... 

*Riguardo poi a Louis, questa volta la Procura ci ha finalmente azzeccato, non può  essere Ke lui, il colpevole del femminicidio, ma non credo ke riusciranno a Ricostruire la reale dinamica dei fatti attribuendo le giuste e diverse responsabilità' dei protagonisti, abitanti tutti in quel "pianerottolo" di via del Ciclamino(Rimini)... 

*Ora restiamo in trepida attesa dei risultati dell'audio-camera ubicata nel garage del sign.Russo, xké essa potrà essere risolutiva nella ricostruzione del Delitto...buon ragionamento ...

*Il 15 Settembre '25 si aprirà a Rimini il processo a Louis Dassilva, la difesa del Senegalese chiamerà ~149 persone a testimoniare... 


                        ... C O N T I N U A ... 







mercoledì 11 giugno 2025

"REMEMBER DELITTO GARLASCO"(13 agosto 2007)> IL SOLO E UNICO COLPEVOLE ERA, È, RIMARRA' E PUÒ ESSERE SOLO IL PROPRIETARIO(A.S.) DI QUELLA BICICLETTA NERA MAI SEQUESTRATA E DI QUELLE SCARPE FRAU(n°42) CON SUOLA A PALLINI...



@Grisdi(media Crimes)>"DELITTO CHIARA POGGI"... LE MIE TESI ...  IN TOT. SINTONIA CON QUELLE DELLA N1° BRUZZONE e un endorsement al tenace giornalista S.Zurlo, tutti gli altri Bocciati a partire dall'avv.Lovati con i suoi sogni e stravaganze...

*NB: Richiesta di scuse a Stasi... Se il DNA sulle unghie di Chiara, dovesse risultare di Sempio, la Bruzzone ritiene che si dovrebbero chiedere scuse a Stasi per averlo accusato ingiustamente..Questa dichiarazione, significa allora, 
ke lei non è convinta,"oltre al ragionevole 
dubbio",della colpevolezza di Stasi, e ciò mi 
delude tanto, xké SE anche quel DNA fosse di 
Sempio, o è un errore o come in altri casi è 
una possibile Casualità... Unico reo del Delitto 
può essere e rimarrà sempre e solo A.S.,potete
girarla come vi pare ma la Verità non cambierà( e qui purtroppo dovrei bocciare o rimandare la d.ssa Bruzzone)...
Tutto il resto poi, non c'entra proprio niente con l'omicidio, ma può essere utile x ev. altri intrallazzi o prob. reati ke con le nuove indagini a 360 gradi, potrebbero emergere ed essere individuati in quell' ormai storico passato e contesto geografico di Garlasco e Dintorni ecc.ecc...

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*Dal completo Recap di Wikipedia, NON MI SERVIREBBE SCRIVERE E AGGIUNGERE ALTRO, MA LO DEVO FARE, SU QUESTO INTERMINABILE CASO, X CAPIRE CHI ERA,CHI È E CHI SEMPRE E SOLO SARA', L'UNICO COLPEVOLE DI QUESTO FEMMINICIDIO, VALE A DIRE IL FIDANZATO DI QUELLA BELLA, "SEMPLICE E PUDICA" RAGAZZA DI GARLASCO, UN PAESINO IN PROVINCIA DI PAVIA... CHI HA UCCISO CHIARA POGGI PUÒ ESSERE STATO SOLO IL PROPRIETARIO DI QUELLA BICICLETTA NERA DA DONNA KE È RISULTATA ESSERE DELLA FAMIGLIA STASI E NON SEQUESTRATA DAI CC., CON LA QUALE IL LORO FIGLIO ALBERTO SI ERA RECATO QUELLA MATTINA PRESTO IN UNA VILLETTA IN VIA PASCOLI X SOPPRIMERE LA PROPRIA FIDANZATA (di solito però, guarda caso, lui  andava da lei in auto)...

*PURTROPPO GLI È ANDATA MALE XKÉ "LA TESTIMONE CHIAVE", SIGNORA BERMANI, MENTRE ANNAFIAVA I FIORI NEL GIARDINO DELLA FIGLIA KE ABITA ACCANTO ALLA VILLETTA DI CHIARA, VIDE VS.LE 9,10 DI QUEL 13/8/2007, DAVANTI AL CANCELLO DI CASA POGGI IN VIA PASCOLI, PROPRIO UNA BICICLETTA NERA DA DONNA,  CON SEDILE ALTO + MOLLE CROMATE E KE CIRCA DOPO LE 10,20 NON C'ERA PIÙ... *" x info : nel 2009 un'altra testimone Ke abita in quella via, la signora Tavain, dichiaro' anch'essa di aver visto quel 13/8, una bici nera davanti alla  casa dei Poggi,+ avevo anche letto ke una persona abitante lì vicino, vs. le 11/11,30 uscendo o rientrando a casa, non vide nessuno dinnanzi ai Poggi"... OVV. DOPO IL MISFATTO, IL REO, IN TUTTA FRETTA È SUBITO TORNATO A CASA(Km 1,7~=7 Min.in bici) X CREARSI L'ALIBI INIZIANDO I DEPISTAGGI... 

*CMQ AS. È STATO VERAMENTE UN FULMINE, OVV. XKÉ AVEVA GIÀ PIANIFICATO IL"MODUS OPERANDI" LA NOTTE DEL 12/8, X CUI IL "TIMING" E' PLAUSIBILE E QUINDI NON È  CERTAMENTE UN DELITTO D'IMPETO COME SENTENZIÒ LA CASSAZIONE... DALLE 9,10-9,27~ LUI AVEVA QUINDI GIÀ UCCISO LA PROPRIA RAGAZZA E ALLE  9,35 AVEVA GIÀ ACCESO IL PC, DICHIARANDO KE A QUELL'ORA STAVA LAVORANDO ALLA TESI DI LAUREA FIN VS.LE 12,20... DICHIARERÀ ANCORA KE DALLE 9,45 AVEVA PROVATO PIÙ  VOLTE A DISTANZA DI UN'ORETTA A CHIAMARE CHIARA( OVV. LEI NON POTEVA RISPONDERE XKÉ PROB. ERA GIA' SPIRATA E LUI LO SAPEVA BENISSIMO), MA SENZA MAI AVERE RISPOSTA XCUI PREOCCUPATO, VS.LE 13,40 SI ERA RECATO A CASA DELLA FIDANZATA A CONTROLLARE...

*ALBERTO POI CONTINUA DICENDO, KE ARRIVATO AL CANCELLETTO DI CASA POGGI, HA DOVUTO  SCAVALCARE IL MURETTO ESTERNO XKÉ ANCORA CHIAMANDO CHIARA AL TEL. E  SUONANDO IL CAMPANELLO NON RISPONDEVA, DOPO DI KE SI ERA DIRETTO VS. LA PORTA DI INGRESSO TROVANDOLA  PERÒ APERTA... ENTRATO IN CASA  HA SUBITO NOTATO, OLTRE LA TV ACCESA NEL TINELLO, NUMEROSE CHIAZZE DI SANGUE SPARSE SUL PAVIMENTO E PIÙ IN LÀ RIVERSA  LUNGO LA SCALA KE PORTA IN CANTINA E A TESTA IN GIÙ, IL CORPO DI CHIARA, MA LUI NON SA SE ERA ANCORA VIVA...  SCIOCCATO E IMPAURITO È  RAPIDAMENTE USCITO E STRANAMENTE, INVECE DI CHIAMARE SUBITO I SOCCORSI,  PRIMA CHIAMERÀ LA MAMMA E POI SI RECHERA' DAI CARABINIERI DI GARLASCO( e qui è prob. Ke sia stata la madre a suggerirgli di andare dai CC. e come mai ciò??..  invece di dirgli o chiamare magari lei stessa urge il 118, lo manda dai CC. dove il Comandante era il Maresciallo Marchetto,("e col senno di poi ciò mi fa già pensare e dubitare")...  AS. RACCONTERA' POI AI  CC. L'ORRIBILE SCENARIO KE SI ERA TROVATO DAVANTI, APPENA ENTRATO NELLA VILLETTA DI CHIARA...

*MA NON È ANDATA PROPRIO COSÌ, LO STASI SI STAVA ARRAMPICANDO SUGLI SPECCHI E SUCCESSIVAMENTE VERRÀ SBUGIARDATO, XKÉ LUI IN REALTÀ NON È MAI ENTRATO IN CASA DI CHIARA IN QUELLA FASE DELLE 13,40... Ed è qui' ke AS.ha fatto la GRANDE GAFFE, non sporcandosi di sangue le scarpe ke ovv. si era cambiato da quelle FRAU coi pallini, sic. sporche, + il tappetino auto privo di tracce ematiche ecc... ciò lo confermerà poi anche la Cassazione nella sentenza di condanna, xke' era "impossibile entrare in quella casa senza calpestare tracce di sangue"... in casa cmq l'assassino ha lasciato diverse impronte di scarpa con suola a pallini, solo nella scala Ke va in cantina dove giaceva il corpo della ragazza, non c'erano tracce di scarpe, x cui significa ke il reo non è  sceso  dai gradini e quindi non poteva neppure vederne il volto, come invece Alberto, toppando, dira' Ke aveva il volto bianco/pallido... QUINDI, LUI HA  SOLAMENTE DESCRITTO AI C.C. LA SITUAZIONE KE SI ERA CREATA VS.LE 9,10/9, 27~ QUANDO APPENA ENTRATO IN CASA DELLA SUA RAGAZZA, KE OVV. FIDANDOSI GLI AVEVA APERTO, HA AGITO IMMEDIATAMENTE( altro ke colazione  insieme), AGGREDENDOLA  FRONTALMENTE OBAPPENA GIRATOGLI LE SPALLE E COLPENDOLA PIÙ VOLTE CON FEROCIA ED EFFERATEZZA ALLA TESTA, AL VISO E IN TUTTO IL CORPO, RIDUCENDOLA DI LÌ  A POCO IN FIN DI VITA CON SPARGIMENTO DI SANGUE OVUNQUE... *(range morte rif.autopsia da~ 9,12 quando viene disattivato allarme a circa ore 10  quando Alberto farà la prima telefonata a Chiara Senza avere risposta)...

*NB: I colpi che hanno ucciso Chiara, quelli che hanno provocato tutto quello spargimento di sangue sono comunque quelli inferti al capo e al volto.

Un accanimento del genere verso quella particolare sede anatomica, soprattutto quando l’oggetto utilizzato è un’arma impropria, ossia un oggetto che per determinare la morte comporta una ferrea determinazione nella reiterazione dei colpi, solitamente indica che tra vittima ed assassino c’è una conoscenza diretta :

<“Ti colpisco alla testa, ossia ti colpisco i pensieri che non dovresti avere. Ti colpisco gli occhi che mi guardano e mi riconoscono, la bocca che dice quello che non voglio sentire. Cancello le parole che rivelano un segreto inconfessabile e il volto che rivela la mia vergogna”>.

*Sono questi i pensieri che scatenano l’escalation omicida nella mente di un assassino motivato da un forte rancore personale...    

*L'ARMA DEL DELITTO UTILIZZATA, POTREBBE ANCHE ESSERE UN PORTAVASO D'ACCIAIO O PROB. QUEL MARTELLO KE MANCAVA DA CASA POGGI, MA IN QUESTO CASO AS.AVREBBE DOVUTO PORTARSELO A CASA LA SERA O NASCONDERLO LÌ FUORI IN GIARDINO IN MODO DA AVERLO SUBITO A DISPOSIZIONE  PRIMA DI ENTRARE LA MATTINA... CMQ VISTE LE FERITE SUL CORPO DELLA RAGAZZA, PROB. HA USATO ANCHE ALTRI ARNESI MA CON PUNTA TAGLIENTE... < Potrebbe anche essere come prima arma contundente, quella mazzetta nominata dal papà di Stasi ke è risultata mancante o rubata dall'Asl vicino casa sua, ma no, non c'era tempo... ma è cert. plausibile ke Alberto, quella mattina, doveva fare e agire in fretta( infatti appena entrato  colpira' subito Chiara, si è detto alle spalle), x cui è prob. Ke qualcosa l'avesse già con sé >...

*CMQ A POSTERIORI, LE INDAGINI SUL DELITTO SONO STATE CONSIDERATE E POI RIVELATESI INCOMPLETE E LACUNOSE, I RIS  ARRIVARONO DOPO 4 GIORNI(17/20/8) MA GIÀ UNA VENTINA DI PERSONE ERANO TRANSITATE, E TANTE SENZA CALZARI, SULLA SCENA DEL CRIMINE INQUINANDOLA, + TANTI EVIDENTI ERRORI, DIMENTICANZE ED OMISSIONI INVESTIGATIVE, QUALI: la bicicletta nera della mamma di Alberto, mai sequestrata x compararla da subito con quella vista la mattina del 13/8/07 dalla signora BERMANI, le scarpe Frau con suola a pallini come erano le tracce di sangue, ke sarebbero sparite, + quella Dirimente traccia di una mano insanguinata sul pigiama rosa di Chiara, Ke poteva essere solo del suo assassino( e x me era sic. di Stasi xcui gli andava peggio), fotografata ma poi non repertata e analizzata xké qualcuno aveva girato il corpo, ovv. questa è stata un omissione gravissima, ma chi è stato a fare ciò,??., pare, come ha detto recentemente il Colonnello dei C.C. Cassese a "quarto grado", Ke la salma l'avrebbe ruotata il medico legale... "mi puzza un po",cmq o è stato un errore inconcepibile x esperti in omicidi ecc, a cui credo poco, o c'è sempre lo zampino del soggetto depistatore M.(ovv.x coprire il reo S.), xké quella impronta sul pigiama della ragazza sarebbe stata la firma del suo carnefice... Si parlava anche di presunti graffi su un braccio di Stasi, anch'essi fotografati, ma poi si disse Ke non c'erano... mah...

*Ora poi, con la nuova Inchiesta due, partita da Milano e assegnata alla Procura di Pavia, stanno emergendo, dopo 18 anni, una serie di errori e negligenze  come es. il non aver subito rilevato peso e temperatura del cadavere, + tanti altri elementi  oggettivi e mai repertati Ke sono:  in primis il DNA di Scempio trovato sulle unghie-dita di Chiara(Ke però potrebbe essere dovuto a un contatto da joystick o mouse pc, o ev. contaminazone), poi quella spazzatura tralasciata lì da anni, + la cenere nel posacenere quando Alberto e Chiara non fumavano,+ quei 2 teli da mare spariti, + alcuni capelli lunghi e scuri nel lavandino,+ un collanina da uomo in terra e quelle 4 mutandine da donna usate e di diverse taglie trovate dentro un sacchetto sul divano + altre sparse in casa, mai analizzate, + il PC di Alberto prob. manipolato dai CC. con file cancellati, + alcune impronte palmari quale la 10 su stipite porta entrata e la 33 sulla parete dx scala x cantina, attribuita a Sempio( è però solo una foto), + la presenza di alcuni DNA conosciuti da contaminazione e alcuni DNA di ignoti, come l'ultimo divulgato dai media, un ignoto 3 con DNA masch. rilevato addirittura nella bocca di Chiara ecc... TORNANDO ALLE INDAGINI  INIZIALI, È EMERSO KE CI FURONO INCOMPRENSIONI X LE COMPETENZE E ALTRO, FRA INQUIRENTI, CARABINIERI, RIS ecc., XCUI MOLTI E DIVERSI SOGGETTI PRESENTI SULLA SCENA DEL CRIMINE, HANNO PURTROPPO CONTAMINATO E ALTERATO MOLTI REPERTI EV. ESAMINABILI, MA IN QUESTO BAILAME DI PERSONE, VI ERA  PERÒ QUALCUNO KE VOLUTAMENTE CERCAVA DI DEPISTARE, RIUSCENDOCI... 

*NB : x come la penso io, e lo ribadirò spesso, sin dall'inizio di questo caso, uno dei  Pubblici Ufficiali e ormai si può percepire chi poteva essere(verificare tutti i suoi legami relazionali con fam.Stasi ecc.), in qualche modo, vedendo Alberto in difficoltà e secondo me "GIÀ RENDENDOSI CONTO ", ha cercato in qualche modo, di favorire e assecondare il ragazzo sviando un po'le indagini, omettendo domande e verbali determinanti, dicendo bugie e DIRÒ DI PIÙ, DEPISTANDO CON REPERTI AGGIUNTI LA SCENA DEL CRIMINE.. *Taluni pseudo-reperti, cmq illogici e fuori luogo, ovv. avevano l'unico scopo di Confondere e DEVIARE  le indagini, come quelle mutandine usate da più donne sparse qua e là in casa, Ke portavano a pensare a un "festino, party, un'orgia o simile"...  MA POI, questi suoi comportamenti OMISSIVI Pro-Stasi, hanno insospettito gli altri colleghi militari e superiori(Col.Cassese ecc.)Ke ligi all'integrità morale, l'hanno fatto allontanare e denunciato con conseguente condanna( 2 anni e 6 mesi) x falso ed x altri suoi reati precedenti, poi prescritti... "Si tratta del Maresciallo Marchetto"...

*Ad ogni modo, secondo me, questo soggetto ha continuato "nel malaffare"e non l'ha mai presa  persa, anzi, anche se ormai fuori dall'arma, ha continuato x Picca ed Acredine a tramare contro le istituzioni, depistando e tirando in mezzo, senza farsene scrupoli, persone Ke non c'entrano proprio niente( es.le sorelle Cappa e fam. + Sempio e amici vari), sempre con lo scopo di creare più Confusione alle indagini x  scagionare e riabilitare Stasi, insieme ad una sorta di "vendetta"x i torti ricevuti... cmq, dietro a tutti questi "depistaggi, bufale, testimoni fasulli e fake news", costruite ad hoc in tutti questi anni in base ovv. all'evolversi delle indagini, non ci può essere altro ke una sua regia, Ke prob. sta ancora svolgendo, puntando ora, paradossalmente, lui il dito sulla procura xké non avrebbero fatto le indagini a 360 gradi ecc.ecc...

NB: La sua occulta pseudo-attività è però indipendente da quella legale e ufficiale dei due avv. Ke attualmente difendono Stasi, che sono gli Avvocati Giada Bocellari partecipe al caso con lo Studio Giarda, fin dal 2007 e Antonio De Rensis Ke si è unito alla difesa circa tre anni fa...

*Il solidale favoreggiamento del P. Ufficiale pro-A.S., inizierà da quando il ragazzo, alle 13,45 di quel 13/8/07,uscito dalla casa di Chiara xké spaventato dallo scenario Ke aveva testé visto(lo dirà lui), invece di chiamare subito i soccorsi dal luogo del crimine, stranamente si recherà o gli era stato consigliato(infatti pare ke abbia telefonato prima alla mamma...)di recarsi dai C.C di Garlasco distanti ~800 mt e~3 min. di auto... È da lì Ke AS. ha poi chiamato il 118( ma subito aveva detto ai CC. la bugia di aver telef.dalla villetta) dicendo all' operatrice ASL Ke era entrato in casa  e aveva trovato la sua fidanzata distesa x terra con tanto sangue, ma poi dirà anche: < (forse è un incidente) o forse l'hanno uccisa, ma forse è ancora viva ecc.ecc >, questa affermazione svierà i CC. ke entreranno sulla scena del crimine senza calzari anticontaminazione ecc., pensando a un ev. incidente domestico e ad intervenire tempestivamente... Ricordiamoci ke in quel periodo, il Comandante della caserma  di Garlasco era proprio il Maresciallo F.Marchetto; AS. fu poi interrogato il 13/8/07, giorno del delitto + il 17/8/ e il 22/8/07...

*Il ns.Pubblico Ufficiale M., ha una dialettica molto convincente, è un esperto "manipolatore" degli argomenti Ke li gira a suo favore come se avesse sempre ragione lui. Come ho pensato e intuito sin dall'inizio del caso, senza conoscere la sua storia e gli ev. suoi legami amichevoli in Garlasco e dintorni, questo  personaggio, sic.intelligente ma molto astuto è stato determinante nello sviare e creare confusione nelle indagini... Infatti, subito dopo il misfatto, quando il Maresciallo ha sentito o interrogato AS., vs.le 16,30/17 del 13/8/07, col suo fiuto investigativo ha "SUBITO CAPITO" , dall'imbarazzo del ragazzo, dalle contraddizioni e dall'incertezza dei suoi racconti, Ke lui c'entrava qualcosa, xcui essendo amico del padre e fam. ha cercato di coprirlo in ogni modo con Depistaggi, Omissioni, false testimonianze ecc...

*NB: Ad es., sarei molto curioso di sapere  chi ha messo in atto quel depistaggio delle 4/5 o più mutandine usate, di diverse taglie e forma, sparse qua e là in casa di Chiara, non può essere certo stata lei, ne può essere stato Alberto(e neppure Sempio o altri), lui non aveva tempo e come li avrebbe poi reperiti quegli slip già utilizzati di più donne???... Impossible, ma io so e presumo ke SOLO UN SOGGETTO(o chi x Lui)poteva inscenare ed eseguire questo tipo di depistaggio, colui Ke era già stato accusato di favoreggiamento alla prostituzione ecc., ora pare chiaro no,!!!!!!!..

*Quindi, avendo capito chi solo(o chi x lui) poteva attuare quei "goffi depistaggi", ci chiediamo x fare cosa??., ovv. può essere stato solo x confondere e sviare le indagini Pro-AS, ke era l'unico soggetto al momento indagato, il quale aveva raccontato e calpestato la scena del crimine, mentre tutti gli altri, da Sempio e C.,non esistevano ancora, infatti Sempio è stato sentito solo il 18/agosto/ 2007, poi a ottobre 2008 dove è poi uscito quello scontrino del parcheggio di Vigevano ke ev. gli poteva servire come alibi nelle ore del delitto(P=13/8 ore 10,18/11,18) ecc... Cmq il ns. Maresciallo(amico di papà Stasi), ha palesemente voluto coprire il ragazzo, xke' col suo fiuto investigativo ed esperienza di Carabiniere, sin da subito l'aveva ritenuto il fautore dell'omicidio della propria fidanzata Chiara Poggi ecc..ecc...


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*Ricordiamoci anche ke il magistrato che si occupò del caso Garlasco, arrivò sulla scena del crimine in ritardo... Il procuratore Vincenzo Barbato, incaricato delle indagini, non era presente subito dopo il ritrovamento del corpo di Chiara Poggi. Questo fatto è stato oggetto di critiche e discussioni durante il processo, in quanto si riteneva che un arrivo tempestivo avrebbe potuto preservare meglio le prove e facilitare le indagini, ma anche x preservare, come ho asserito, i prob. ed ev. depistaggi...

In particolare, Barbato arrivò sul luogo del delitto intorno alle 18:30, mentre il corpo di Chiara Poggi era stato scoperto intorno alle 14:30. Questo ritardo di circa quattro ore ha sollevato dubbi sulla corretta gestione della scena del crimine e sulla possibilità di aver compromesso alcune prove. Nonostante ciò, il ritardo del magistrato non fu l'unico elemento controverso nelle indagini del caso Garlasco. Furono sollevate numerose altre perplessità, tra cui la gestione dei reperti, l'analisi delle tracce e la valutazione delle testimonianze...

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PS: Rivolto al condannato colpevole AS. o ad un qualsiasi colpevole di un reato, va bene difendersi  dichiarando sempre la propria innocenza e provare a farla franca, ma MAI permettersi VILMENTE e IGNOBILMENTE di Accusare e Tirare in mezzo Falsamente altri, Sapendo ovv. Ke non c'entrano niente, per Scagionare e Riabilitare se Stesso...

*Alberto Stasi è stato condannato a 16 anni di carcere in via definitiva per l'omicidio di Chiara Poggi con la sentenza della Corte di Cassazione il 12 dicembre 2015. Questa sentenza ha confermato la condanna già emessa in appello bis dalla Corte d'Assise d'Appello di Milano il 17 dicembre 2014, dopo due precedenti assoluzioni. 

Dettagli importanti

  • Omicidio: 
    Il delitto di Chiara Poggi avvenne il 13 agosto 2007 a Garlasco. 
  • Primo Grado e Appello: 
    Stasi venne inizialmente assolto sia in primo grado (2009) che in appello (2011). 
  • Sentenza Definitiva: 
    La condanna arrivò in via definitiva nel 2015, dopo che la Cassazione aveva annullato le precedenti sentenze d'assoluzione e chiesto un riesame del caso. 
  • Carcere: 
    Dopo la sentenza definitiva, Stasi si è costituito nel carcere di Bollate il 12 dicembre 2015...
*Nel dicembre 2016, dopo la  condanna di AS.,la madre del ragazzo, in funzione di quel prob. DNA di Sempio repertato da consulenti Studio Giarda(difesa Stasi) sulle unghie di Chiara(+altri indizi), ha fatto un esposto alla  procura di Milano x allargare le indagini su piste alternative, a 360 gradi, arrivando fino al 2025 quando hanno riaperto nuovi fascicoli sul caso...

*NB: Ho appreso, se non ho capito male, Ke il maresciallo M.,era l'amante di Silvia, una zia di Andrea Sempio, ma questa è solo una curiosità, però non mi pare Ke il CC. abbia coinvolto il giovane, mentre l'ha fatto(o chi x lui) con altri, ad es. tirando in mezzo le sorelle Cappa, Marco Poggi ecc... Lui  rimane il regista-fautore dei Depistaggi pro-Stasi nel femminicidio di Chiara Poggi inficiando con la sua dolosa attività i primi due processi contro Stasi favorendone l'assoluzione, motivo x il quale  M. è poi stato allontanato dall'arma, condannato e non ritenuto  più attendibile ecc.ecc...  *Cmq. x me costui, intrallazzone com'era, può essere ke abbia rimesso il suo zampino, ovv. dopo la condanna di AS.(2015), anche nella trama di Sempio ed altri, sempre col primo scopo di poter riaccreditare e discolpare AS... 

PS: Precisiamo Ke nel 2007/08, le indagini su Stasi e Delitto(13/8/07)sono state gestite ed eseguite dalla Procura di Vigevano dal Comandante Cap.Cassese e i colleghi CC.di Garlasco... ricordiamoci anche Ke solo dal 1 Settembre '07, iniziò  l'attività investigativa della accusa e del pool difensivo...

*Invece gli ex C.C. Spoto, Sapone(Lgt vicino al PM Venditti)e Scoppetta, ex funzionari sezione PG della Procura di Pavia, hanno prob. interagito pro-Sempio tramando(prob. in cambio di utilita)con"omissis trascrizioni"sulle intercettazioni, sulla vicenda relativa all'Archiviazione lampo-affrettata(15 marzo 2017 + i  3/4 giorni,"21 secondi",archiviazione del 2020) forse dolosa, del fascicolo-indagini su Andrea, favorita, poi disposta dal Gip Lambertucci(23 marzo'17), dall'ex procuratore di  Pavia, Mario Venditti, il quale x questo motivo, è stato indagato x corruzione in atti giudiziari, con l'accusa di aver riscosso del denaro dalla famiglia Sempio ecc.ecc...*Pare cmq ke nei conti bancari del Pm. Venditti non ci siano anomalie, ma si è poi rifiutato di consegnare agli inquirenti i suoi telefonini e PC, ma ciò l'ha però disposto il Riesame( Tribunale libertà )di Brescia a seguito richiesta della difesa...

NB: L'8 febbraio 2017 il Pm Venditti richiede ai suoi PG di intercettare urge i Sempio(tramite cimice messa nell' auto Suzuki, ma non nella Panda di Andrea + 8 microspie telefoniche) x  procedere in breve tempo all'archiviazione... Il 10 febbraio viene poi interrogato Andrea, ma le trascrizioni sui verbali, poi nei brogliacci, delle intercettazioni audio acquisite non erano complete, c'erano  molti "omissis"compromettenti Ke a me fanno pensare Ke quasi quasi, il Pm Venditti, ovv. fidandosi dei suoi collaboratori, e quindi non riscontrando in quei verbali nessun  illecito dei Sempio, fosse all'insaputa di questa corruttela nella sua Procura,x cui in buona fede ha autorizzato l'archiviazione del fascicolo(21 febbraio -15 marzo '17)...*PS: Se il Pm avesse preso prima soldi dai Sempio, Ke senso aveva fare le intercettazioni??., ma è  solo una logica considerazione, xké del "marcio ce n'era" e finalmente poco alla volta sta venendo a galla...

 ...  continua ... 

* Cmq, ormai si è alzato un polverone  indicibile di sospetti nelle magistrature, su avvocati, + carabinieri, società, imprenditori ecc., tra connivenze, peculato, corruzione e favoritismi nel così detto "SISTEMA PAVIA", xcui ora la Procura di Brescia ci vuole vedere  chiaro  e sta indagando a tutto campo, a partire dal 2016 fino ad oltre il  2020 ...

*L'inchiesta della GDF sul sistema Pavia implica il Pm.Venditti(ora indagato x il caso Sempio + pare avesse una 20 di procedimenti) + il collega Sost.Proc. Mazza, + il maresciallo Maurizio Pappalardo e altri P.G. facenti capo all'ex Procuratore, inoltre, vi sono la società di intercettazioni e noleggio auto Esitel,+ avvocati, carabinieri, + un ristorante stellato  spesso dagli stessi frequentato, tra scommesse, soldi, favori ed alti tenori di vita sproporzionati a certi stipendi di alcuni C.C., tra cui il P.U. Sapone, pare col vizio del gioco, insieme al P.U. Scoppetta ke è già stato condannato a 4 anni(però solo agli arresti domiciliari) e ke Sic. hanno dei legami con tutti gli "altri intrallazoni"ed il Sistema Corrotto di Pavia, una "rete di collusi e  conniventi"...

*La Procura, finalmente, faccia pure tutte le indagini necessarie(clean1/2 e altro)e possibili x scardinare quel vergognoso e disonorevole "sistema Pavia"del malaffare in quegli ambiti giudiziari(cerchio magico),ma in ogni caso, e lo Ribadisco x l'ennesima volta, tutto ciò però, non c'entra assolutamente niente con l'oggettivo omicidio di Chiara Poggi, xké il solo e unico colpevole si trova già in carcere e non c'è nessun (nuovo) elemento Ke lo può togliere dalla scena del crimine... ma come si fa ancora a non capirlo???...


                      C. O. N. T. I. N. U. A.

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26 Settembre 2025 - La Cronaca.

*News sul Caso da >LA REPUBBLICA.IT :

Oltre a Sempio ora è indagato anche l'ex Procuratore di Pavia, il PM Ke archivio' il fascicolo su Andrea...

Garlasco, tutti gli indizi contro Venditti: "I Sempio sapevano domande prima dell'interrogatorio"...


Nel decreto di perquisizione per l’ex procuratore aggiunto di Pavia le incongruenze nell’indagine aperta nel 2016 sull’amico di Marco Poggi

*L'articolo contestato è il 319 ter del codice penale. Corruzione in atti giudiziari, "per favorire o danneggiare una parte in un processo civile, penale o amministrativo". E "se dal fatto deriva l'ingiusta condanna di taluno" recita ancora il codice "alla reclusione superiore a cinque anni o all'ergastolo", come nel caso di Alberto Stasi, "la pena è della reclusione da otto a venti anni". Prospettiva pesantissima, anche se le accuse sono tutte da dimostrare, per l'ex procuratore aggiunto Mario Venditti.

*Il decreto di perquisizione firmato dal pm di Brescia Claudia Moregola e dal procuratore capo Francesco Prete, vede l'ex magistrato al centro dell'ipotesi di un insabbiamento doloso della prima indagine per omicidio a carico di Andrea Sempio. Quella iscritta sul registro di Pavia il 23 dicembre 2016 e archiviata dal gip Fabio Lambertucci esattamente tre mesi dopo, il 23 marzo 2017. Spiega il decreto: "Le indagini condotte nel 2017 a carico di Sempio Andrea sono caratterizzate da una serie di anomalie, tra cui l'omissione da parte della P.G. incaricata delle indagini (la Sezione di P.G. della Procura di Pavia), della trascrizione di alcuni passaggi rilevanti delle intercettazioni ambientali, alcuni contatti opachi del Sempio con gli U.p.g. Spoto e Sapone (rispettivamente addetto e responsabile della sezione di PG), i quali risultano avere intrattenuto con i Sempio, poco prima della loro audizione in Procura, dei contatti non relazionati (il Sapone) oppure di durata incongrua rispetto all'attività in svolgere (lo Spoto); la breve durata dell'interrogatorio di Sempio Andrea; la verosimile conoscenza anticipata, da parte dei membri della famiglia Sempio, dei temi su cui sarebbero stati sentiti dai PP.MM.; il tutto senza trascurare la conclusione dell'annotazione d'indagine datata 7.3.2017 con formula tranchant circa la "completamente assenza di elementi a supporto" delle ipotesi accusatorie a carico di Sempio Andrea".

*Un'indagine lampo, fatta di pochissimi verbali, nessuna nuova perizia sul dna rilevato sulle unghie di Chiara Poggi, ma non solo. "Si poteva rilevare che in occasione della notifica dell'invito a comparire per rendere interrogatorio, il Maresciallo Spoto, Carabiniere della Sezione di P.G. della Procura di Pavia, si intratteneva presso Sempio Andrea per un tempo assai esteso, incompatibile con la mera esecuzione dell'attività notificatoria, atteso che raggiungeva Sempio alle ore 16.35 e attestava l'esecuzione della notifica alle ore 17.45; emergeva altresì che il Lgt. Sapone - risultato avere rapporti di particolare confidenza e correlazione con l'indagato Venditti - aveva avuto con Sempio Andrea un contatto in data antecedente, pur non risultando una ragione investigativa correlata a tale necessità".

*Eppure, le cimici sulla vettura dell'indagato, a ben vedere, produssero degli elementi significativi. Che, secondo i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, incaricato del nuovo filone, rivelano molto di più di quanto venne messo nero su bianco nei brogliacci di otto anni fa: "Dal riascolto delle intercettazioni ambientali svolte all'interno dell'auto dei Sempio, emergeva che già il 9.2.2017 - e dunque il giorno precedente a quello fissato per l'interrogatorio - Sempio Andrea era a conoscenza di alcuni elementi nell'esposto presentato dalla madre di Stasi Alberto (esposto che aveva dato origine al procedimento); emergeva altresì che l'indagato era stato informato da qualcuno delle domande che gli sarebbero state rivolte". Il tutto suggellato dalle considerazioni sui magistrati inquirenti: "Sono abbastanza dalla nostra parte". Sintomo, secondo la Procura di Brescia, di un'indagine viziata in partenza. "Tra i passaggi intercettivi non trascritti vi era il riferimento di Sempio Giuseppe alla necessità di "pagare quei signori lì" con modalità non tracciabili. In relazione a tale elemento appare necessario comprendere perché fu omessa la trascrizione di quelle frasi - di forte valenza indiziaria - e soprattutto fu omessa ogni verifica bancaria allo scopo di (cercare di) ricostruire chi fossero i beneficiari effettivi di quei pagamenti e la loro causale".

*E la scia dei soldi, secondo l'ipotesi a carico di Venditti, sarebbe rivelatrice: "Tali accertamenti bancari, delegati da questo Ufficio alla Guardia di Finanza, hanno fatto emergere una serie di documentazioni anomale avvenute nel contesto temporale di interesse (tra il dicembre 2016 e il giugno 2017): le zie paterne di Sempio Andrea, ossia Sempio Ivana e Sempio Silvia Maria, hanno emesso assegni per complessivi €43.000 a favore del fratello Sempio Giuseppe; nel medesimo periodo Sempio Giuseppe e Sempio Andrea hanno effettuato prelievi in contanti per complessivi € 35.000 - del tutto incongrui rispetto alle loro ordinarie movimentazioni bancarie - e Sempio Giuseppe ha versato a Sempio Patrizio un assegno di € 5.000, subito prelevati in contanti". Dove finì il resto di quei contanti??...

                    C O N T I N U A ...

NB: I RISULTATI DELL'INCIDENTE PROBATORIO SONO PREVISTI PER IL 18 DICEMBRE '25...


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 > LA CRONACA DA VIRGILIO.IT                                (29 maggio '25)...

Garlasco, il video intimo di Chiara Poggi e Alberto Stasi trovato da Marco sul pc e gli slip "repertati male"

Fra gli interrogativi rimasti senza risposta sul caso Garlasco ce n'è uno che riguarda un video fra Chiara Poggi e Alberto Stasi. C'è poi il giallo degli slip da donna non repertati...

Mentre le indagini sul delitto di Garlasco proseguono per cercare un eventuale colpevole alternativo (o un colpevole in concorso), i media tornano a parlare di due particolari: un video intimo di Chiara Poggi e Alberto Stasi del quale Marco, il fratello della ragazza, sarebbe stato a conoscenza e quattro slip da donna usati che gli investigatori non hanno mai fatto analizzare.

Il giallo degli slip non analizzati

Ma sulla scena del crimine in casa Poggi vennero trovate anche quattro paia di mutande da donna usate e piegate, poste all’interno di una busta sul divano.

Gli slip non vennero mai analizzati per sapere di chi fossero o chi li avesse indossati o toccati. Sul divano c’erano anche altri indumenti e oggetti...

Altre mutande mai analizzate vennero inoltre trovate sulla scrivania di Chiara e nel bagno, al primo piano della villetta. In quel bagno non vennero rilevate le impronte digitali, né si cercarono altre tracce. Non si sa se gli slip fossero di Chiara Poggi e perché si trovassero in quella busta...


Il video fra Chiara Poggi e Alberto Stasi

È il settimanale Giallo a riportare stralci della deposizione di Marco Poggi ai carabinieri.

Circa un anno fa – disse il ragazzo – andando in camera da letto di mia sorella per usare il computer e navigare su Internet, vedevo che la Chiara aveva lasciato acceso il computer ed era ancora collegato a Internet. Chiara nel frattempo si trovava nel salone e mi diceva che stava scaricando un file dal computer di Alberto con il quale era collegata via Internet tramite il programma MSN-Messenger”.

Chiara Poggi

L’allora 19enne Marco Poggi lesse i messaggi che i due fidanzati si erano scambiati. “Posso dirvi – continuò il giovane – che dal loro contenuto intuii che il file che Chiara stava scaricando doveva contenere immagini relative alla loro intimità“...

Ma il ragazzo riferì ai carabinieri di non aver voluto sapere di più: “Ho ridotto l’icona e ho giocato su quel computer per circa un’ora”. In generale, Marco Poggi utilizzava il pc nella camera della sorella per giocare. “Preciso che usavo con la Chiara lo stesso computer per cui mi è capitato di vedere la sua cartella. Non ho mai visionato sottocartelle riproducenti filmati”, disse.

Gli amici di Marco Poggi e il pc di Chiara

E a quel computer giocavano anche gli amici di Marco, che spesso frequentavano casa Poggi. Fra di essi c’era anche Andrea Sempio. Un’ipotesi che si fa strada in Procura è che qualcuno possa essersi intromesso nell’intimità digitale di Chiara Poggi, facendosi strane idee sulla ragazza.

Ma Giallo riporta anche una conversazione fra Marco Poggi e Alberto Stasi: “Dopo i funerali della Chiara, durante una visita al cimitero in compagnia di Alberto e dei miei genitori, ho chiesto ad Alberto se era in possesso di qualche video in cui era stata ripresa mia sorella. Dissi ad Alberto che volevo avere quel video. Alberto mi diceva che del video non aveva parlato con nessuno perché c’erano scene intime e ne sottolineava l’inopportunità di farlo”...

Sul pigiama di Chiara Poggi le quattro impronte di dita insanguinate: perché non furono analizzate

Sulla maglia del pigiama di Chiara Poggi erano presenti le impronte insanguinate di quattro polpastrelli: cosa emerge dalla sentenza dell'appello bis...

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La riapertura delle indagini sul delitto di Garlasco continua a riportare alla luce vecchie domande che, ora, ritrovano vigore. Dalle foto scattate dai carabinieri di Pavia al corpo di Chiara Poggi e all’interno della villetta di via Pascoli emerge che sul pigiama della vittima erano presenti quattro impronte di dita insanguinate lasciate quasi indubbiamente dall’assassino. Reperti, ora, che non possono essere recuperati in quanto distrutti nel 2022, ma che al tempo non furono analizzati in quanto arrivati completamente intrisi di sangue sul tavolo del medico legale

Le impronte sul pigiama di Chiara Poggi

Sul pigiama di Chiara Poggi erano presenti quattro impronte riconducibili a dita insanguinate. Una traccia dell’assassino, probabilmente. A tali segni fa riferimento la sentenza del 2014 del processo d’appello bis, la prima che condannò Alberto Stasi prima del giudizio definitivo della Cassazione che arrivò nell’anno successivo.

Secondo gli estratti di tale sentenza, citati da Today, sulla maglia dell’indumento da notte della vittima erano presenti tali tracce all’altezza della spalla sinistra. Sotto di esse, inoltre, era presente una parte di una impronta palmare anch’essa insanguinata.

Secondo i giudici dell’appello bis, infatti, mentre l’assassino nascondeva il corpo di Chiara Poggi lasciandolo scivolare lungo le scale che dalla zona giorno conducevano alla tavernetta della villetta avrebbe avuto per certo le mani insanguinate.

Il killer lasciò, dunque, le impronte sulla spalla della 26enne durante l’aggressione per poi muoversi verso il bagno della casa per lavarsi le mani.

Perché le tracce non furono analizzate

Secondo Today che – ripetiamo – cita la sentenza del processo d’appello bis, i giudici scrissero che le impronte presenti sulla spalla sinistra del pigiama di Chiara Poggi non furono analizzate in quanto la maglia che presentava quelle tracce arrivò al medico legale intrisa di sangue, dunque fu impossibile isolarle.

Ciò che resta, oggi, è l’ingrandimento di una fotografia scattata dai carabinieri di Pavia che immortalarono la scena del crimine di via Pascoli e il corpo della vittima. Va detto, infatti, che alcuni reperti sono stati distrutti nel 2022 come spesso avviene dopo le sentenze definitive per ragioni legate alla logistica e allo spazio.

*Delitto di Garlasco, i nuovi sviluppi

Nel frattempo presso la Procura di Pavia e una caserma del Veneziano si sono tenuti, rispettivamente, gli interrogatori di Alberto Stasi e Marco Poggi alle 14 di martedì 20 maggio. Grande assente Andrea Sempio, dato che i suoi avvocati si sono appellati a un vizio di forma nella notifica di convocazione del pubblico ministero e hanno deciso, in accordo con il loro assistito, di non presentarsi.

E proprio la reazione di Angela Taccia, legale di Sempio, ha portato l’Ordine degli Avvocati di Milano a intervenire con un richiamo su un messaggio postato sui social: “Guerra dura senza paura”, aveva scritto l’avvocata, per poi spiegare che con quelle parole non intendeva offendere la Procura. “Il nostro Codice deontologico”, si leggeva nella nota, “impone all’avvocato (…) l’obbligo di assumere un comportamento riservatosobrio e misurato a tutela del decoro e della dignità dell’avvocatura”...

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  @Grisdi (media Crimes) > CONTINUA               LA MIA RICOSTRUZIONE...

*RIPRENDENDO DA STASI, EGLI NON DICHIARÒ NÉ DI POSSEDERE (ma una ce l'aveva ed era in deposito nel negozio del padre)E NÉ CONSEGNÒ MAI AI CC. LA BICI NERA DA DONNA PER POTERLA COMPARARE CON QUELLA DESCRITTA DALLA TESTIMONE BERMANI... CMQ CIÒ KE AVEVA POI SUSCITATO MOLTI SOSPETTI ERA STATO II COMPORTAMENTO DEL COMANDANTE DEI C.C. DI GARLASCO, MARESCIALLO F. MARCHETTO, KE NELLE INDAGINI INIZIALI, AVEVA "OMESSO" DIRIMENTI ELEMENTI DI INDAGINE : SOPRATTUTTO NON AVEVA SEQUESTRATO E NEPPURE FOTOGRAFATO, QUELLA BICI NERA DELLA MAMMA DI ALBERTO, KE SI TROVAVA NEL NEGOZIO DI AUTORICAMBI IN VIA TRAMIA(sorvegliato da allarme con codice, anch'esso non dichiarato dal Marchetto) DEL PAPÀ NICOLA STASI, AFFERMANDO KE IN ESSA NON CERANO LE MOLLE SOTTO SELLA E AVEVA UN CESTINO SUL DAVANTI XCUI NON ERA COMPATIBILE CON QUELLA VISTA DALLA TESTIMONE DAVANTI CASA POGGI(*la bicicletta verrà poi sequestrata solo7 anni dopo, nel 2014 durante il processo d'appello bis. svoltosi a Milano, di seguito l'avv. Tizzoni, legale della fam.Poggi, ha altresi' denunciato alla Procura di Pavia, il maresciallo F.Marchetto x falsa testimonianza ecc.)...


*Milano, 4 novembre 2014 -

pedali della bicicletta di Alberto Stasi (su cui fu trovato il Dna di Chiara Poggi) non sono quelli originali. Nella storia infinita del delitto di Garlasco un’altra bicicletta manca all’appello. Quel 13 agosto del 2007 i carabinieri notarono due graffi «freschi» su un braccio di Alberto, ma non vennero fotografati e non fu redatto un verbaleIdentificato il tipo di scarpe che calzava l’assassino di Chiara. Nell’aula della prima Corte d’Assise d’appello di Milano sfilano sei testimoni...

I graffi.: Depongono il brigadiere Pennini e l’allora brigadiere Serra. Erano davanti alla villetta dei Poggi quando notarono all’interno dell’avambraccio sinistro di Alberto Stasi due segni «rossi», che spiccavano sull’epidermide. Il giovane spiegò che erano stati provocati dal suo cane. I due militari affermano di avere riferito la circostanza ai loro superiori gerarchici, insieme con la necessità di fotografarli. Incominciavano a comparire i giornalisti e si decise di scattare le foto in caserma. Ma questo non avvenne e neppure venne redatto un verbale sulla spiegazione fornita da Stasi. Le scarpe. Il maggiore Aldo Mattei, del Ris, e l’ingegner Nardelli, dirigente di un’azienda calzaturiera del Trevigiano, hanno identificato il tipo di scarpe che disseminarono impronte insanguinate di suole a pallini sulla scena del delitto. Era numero 42, prodotte da un’azienda veronese. Alberto Stasi (che calza il 42) ne possiede un modello, però invernale e con le suole liscie...   

                   C O N T I N U A ...

*Ricordiamoci Ke Alberto non aveva menzionato della bici nera, sono stati la madre e il padre a dirlo ai CC., più chiaro di così... cmq ciò dimostrerebbe ke i genitori in quel momento erano ignari e in buona fede(era appena successo), ma dopo, a mio parere, con l'evolve un unrsi delle indagini non credo proprio ke loro, non abbiano mai dubitato del figlio, non ci credo...

PS: Nel 2016, il Maresciallo Marchetto è stato poi condannato x aver mentito al processo a 2 anni e 6 mesi x falsa testimonianza, ma le sue menzogne hanno travisato e alterato lo svolgimemto delle indagini, ovv. influendo sulle prime sentenze di assoluzione di AS...

*OVV. IL REO STASI APPENA SAPUTO DELLA TESTIMONIANZA BERMANI KE AVEVA DESCRITTO DI AVER VISTO UNA BICI NERA DINNANZI CASA POGGI, HA DOVUTO X FORZA DI COSE CORRERE AI RIPARI, SCAMBIANDO CON ALTRE BICI LE PARTI EV. CONTAMINATE DAL SANGUE DI CHIARA, COME PARE I PEDALI(scambiati con quelli di una sua bicicletta bordeaux,Umberto dei) SUI QUALI SIC. C'ERANO RIMASTE TRACCE EMATICHE, + FACENDO SPARIRE LE SCARPE FRAU 42 COI PALLINI(comprate a Savona a maggio  2007)KE AVEVANO LASCIATO TRACCE DI SANGUE SUL PAVIMENTO, + Il TAPPETO E IL PORTASAPONE DEL BAGNO CON IMPRONTE DI ALBERTO E TRACCE DNA DI CHIARA, + LE ALTRE SCARPE DELLE 13,30 NON SPORCHE DI SANGUE COME OVV. NON ERA SPORCO NEPPURE IL TAPPETINO AUTO ecc..ecc...

NB: (da Porta a Porta 2007): Delitto di Garlasco, Stasi comprò a Spotorno(Savona)scarpe estive numero 42”. Modello identico a quello usato dal killer di Chiara...

La rivelazione a Porta a Porta è della negoziante che ricorda l'acquisto nel maggio 2007, tre mesi prima dell'omicidio. Stasi, poi condannato definitivamente, non consegnò le scarpe ai carabinieri... Calzature taglia 42, marca Geox o Frau, modello estivo mai consegnate ai carabinieri, così come la bicicletta nera da donna vista la mattina dell’omicidio e vista da una testimonesignora Bermani...

*Questi ultimi elementi sono stati Dirimenti ai fini della sua condanna xké era Impossibile non Sporcarli di sangue se alle 13,30/40 lui fosse veramente entrato in casa... Cmq AS. racconta ke alle 9,35~ stava lavorando alla tesi fino vs.le 12,20 e nel contempo aveva chiamato più volte Chiara( 9,45, 10,55, 11,40~ + ovv. stava depistando), ma non avendo ricevuto risposta, vs. le 13,35 si era quindi recato con la sua Golf nera alla villetta della fidanzata x controllare, l'aveva richiamata ancora da fuori dal cancello, ma ancora niente, dopo di Ke avrebbe allora scavalcato il muretto di cinta e vedendo la porta d' ingresso aperta sarebbe entrato in casa  trovando schizzi di sangue ovunque e la sua ragazza(e non sa  se era ancora viva ) riversa con il capo in basso lungo le scale Ke portano in cantina, dopo di Ke impaurito e scioccato sarebbe uscito fuor e invece di telefonare subito al P.soccorso si recherà direttamente dai Carabinieri di Garlasco(13,45/50~) e da li' poi avrebbe chiamato il 118 Ke ecc.ecc... 

*Vs. le ore 14, i CC. insieme a Stasi hanno poi raggiunto la villetta Poggi, hanno scavalcato e sono entrati in casa dando inizio all'attività investigativa, l'ambulanza deve essere arrivata in loco vs. le 14,12... Ovv. Alberto x fare quadrare i suoi alibi, ha dovuto barcamenarsi  dicendo verità e bugie secondo  convenienza e in base all'evolversi  delle indagini...

*PER TUTTO CIO' ED ALTRI INDIZI, A COMMETTERE L"OMICIDIO PUÒ ESSERE STATO SOLO UN SOGGETTO, A. STASI, IL MOVENTE  C'ERA E COME, XKÉ CHIARA SEPPUR INNAMORATA, NON AVREBBE MAI ACCETTATO DI CONTINUARE UN RAPPORTO CON UN PROB. "PARAFILIACO" O SIMILE, COME HA POI  RISCONTRATO LO PSICOLOGO DEL CARCERE, E COME  PARE LEI AVESSE SCOPERTO NAVIGANDO SUL PC e VISIONANDO ALCUNI FILE  DA LUI SCARICATI E SALVATI IN CARTELLE SPECIFICHE... 

*MAGARI LEI, ANCHE GIÀ MENTRE VISIONAVA LE FOTO DEL RECENTE VIAGGIO DI ALBERTO IN INGHILTERRA(luglio 2007+ lei lo ha raggiunto gli ultimi giorni )FATTO INSIEME AL SUO AMICO MARCO, FIGLIO DEL SINDACO, PUO' AVER NOTATO  STRANEZZE O INSOLITE PARTICOLARITA'(ad es. diverse foto riprendenti sempre una ragazza, o fisse x i piedi ecc.ecc.), X CUI SI ERA OVV. INCURIOSITA... INFATTI ANCHE IL POMERIGGIO DEL 12/8 HA FATTO RICERCHE, E PROPRIO QUELLA SERA MENTRE ALBERTO SI ERA ASSENTATO, PARE KE LEI ABBIA VISUALIZZATO SUL SUO PC ALCUNE  CHIAVETTE USB DAI CONTENUTI E IMMAGINI, COME È STATO DETTO, A DIR POCO "RACAPRICCIANTI" ecc.ecc... NONOSTANTE CHIARA FOSSE CERTAM. RIMASTA TURBATA E SCONCERTATA, AVRÀ(è la mia tesi, e deve essere x forza andata così altrimenti  quella mattina del 13/8 lei non gli avrebbe mai aperto) PERÒ AFFRONTATO CON INTELLIGENZA E SENZA TANTO CLAMORE QUESTA SPIACEVOLE QUESTIONE MORALE CON ALBERTO, SENZA QUINDI INUTILI DISCUSSIONI O VIOLENTI LITIGI CON LUI(ormai x lei era più  Ke sufficiente ciò Ke aveva visionato), MANTENENDO ALTRESÌ UNA CERTA DISCREZIONE, MA POI IN SEGUITO LEI AVREBBE SIC. INTERROTTO E SCIOLTO IL LORO FIDANZAMENTO, TUTTO QUI... " è stato anche detto Ke Chiara pare permettesse ad Alberto, forse xké ne era tanto innamorata, di scaricare foto e/o video porno, Ke poi magari loro guardavano insieme e prob. si facevano anche video in intimità, e questo ci può stare, ma però fino a un certo limite, x cui in quelle cartelle e file salvati da AS, c'erano Sic. contenuti a dir poco imbarazzanti e inaccettabili x una ragazza come lei(vorrei chiedere il parere ai genitori di Chiara, l'hanno fatto)??.

PS:(30/5/'25)<LA BRUZZONE  RISPONDE ALL' AVV. DI STASI DE RENZIS E DICE : "Quale potrebbe essere il movente?Che Chiara possa aver scoperto una parte del lato oscuro di Alberto e così lei sarebbe potuta diventare pericolosissima perché avrebbe potuto rivelarlo ad altre persone?”>...

*QUELLA SERA DUNQUE  DEL 12/8/2007, ERA UNA SERA COME TANTE ALTRE DOVE CHIARA E ALBERTO SI SONO MANGIATI LA CLASSICA PIZZA, MA DOVE LEI, VS.LE 10,30 , APPROFITTANDO KE ALBERTO, CAUSA UN TEMPORALE, SI ERA ASSENTATO DALLA CASA X ACCUDIRE IL DOBERMANN, NAVIGANDO  SUL SUO PC E VISIONANDO ALCUNE CHIAVETTE USB, HA SCOPERTO( o prob. ne ha avuto Conferma, magari già dubitando di lui x alcuni suoi strani e impropri comportamenti, prob. "le gocce ke hanno fatto traboccare il vaso", motivando perciò quelle sue particolari ricerche iniziate già da alcuni mesi sul web, scaricate e poi salvate sulla sua pendrive, relative a " morti   misteriose", delitti perfetti, oscuri episodi di sospetti abusi sex + voci di festini hot + messe nere + pedofilia "preetin" + anoressia + fatti accaduti nel Santuario della Madonna della Bozzola in quegli anni ecc.,ma poteva anche essere Ke lei pensasse  ad ev. correlazioni con il "LATO SCURO" del proprio fidanzato... pare altresì ke i due fossero  un po' in crisi e lei l'avesse confidato a un' amica dicendole Ke Alberto da un po'di tempo "era cambiato"...),UNA COLLEZIONE DI MATERIALE  PEDO-PORNOGRAFICO, OSSESSIVO, COMPULSIVO, PROB SCONCERTANTE  E NON ACCETTABILE X LA SUA INDOLE... 

*IO PENSO CMQ KE QUELLA  SERA STESSA, ABBIANO SÌ DISCUSSO E LEI ABBIA "SPUTATO IL ROSPO",  SIC.REDARGUENDO ALBERTO CON BIASIMO E SDEGNO, LUI IN TORTO E AMMUTOLITO AVRÀ PROVATO UN PO' A GIUSTIFICARSI, MA ORMAI ERA STATO SMASCHERATO, XCUI AVRÀ ACCUSATO IL COLPO  SENZA PERÒ NESSUNA REAZIONE VIOLENTA, MA CHISSÀ DENTRO DI LUI "QUANTA IRA"( NB: una sua ex ragazza avrebbe  detto Ke Alberto non sopportava i litigi)... CMQ I DUE, DA PERSONE MATURE E SENZA AZZUFFARSI, SI SARANNO POI DEF.CHIARITI E PROB.  QUELLA SERA AVRANNO CONCLUSO IL LORO RAPPORTO COME FANNO NORMALMENTE E DOVREBBERO FARE LE COPPIE KE SI LASCIANO ...

*Ciò lo fa  supporre il fatto ke quella notte lui non abbia dormito da Chiara, ma non è detto Ke sia andata così, xké essendo già tarda notte, prob. la ragazza può avergli detto di restare a dormire lì, ma secondo me  può essere stato lui a dire di NO, xké l'apparente timido, pacifico, tranquillo e faccia pulita di AS, ma altresì poco empatico e freddo calcolatore aveva già in mente il da farsi l'indomani mattina x risolvere immediatamente  l'irreparabile e compromessa reputazione ed onorabilità ...

PS: AS. aveva poi dichiarato(ovv.depistando)Ke si sentiva un po' in colpa xké quella sera, x non essere rimasto a dormire da Chiara(falso)...


*MA PURTROPPO A VOLTE L'APPARENZA INGANNA, XCUI X IL "BOCCONIANO"A.STASI, LAUREANDO IN ECONOMIA/COMMERCIO E CON GIÀ IN TASCA UN IMPORTANTE CONTRATTO DI LAVORO, L'ONTA DA SUBIRE ERA  TROPPO GRANDE, + IL DISONORE + LA VERGOGNA DELLA FAMIGLIA + UN FUTURO LAVORATIVO SIC. COMPROMESSO, XCUI X EGLI HA OPTATO X UNA SOLUZIONE IMMEDIATA,IL FEMMINICIDIO DELLA FIDANZATA... IL TEMPO A DISPOSIZIONE ERA POCO, XCUI AS. HA DOVUTO AGIRE SUBITO QUELLA MATTINA DEL 13/8, PRIMA KE SI VENISSERO A SCOPRIRE LE SUE PROB. "DEVIANZE O VIZIETTI SESSUALI"ecc, KE SOLO CHIARA ORA NE ERA VENUTA A CONOSCENZA. PERTANTO, X ME IL DELITTO L'HA PIANIFICATO QUELLA NOTTE STESSA DEL 12/8/07,QUANDO RITORNATO A CASA SUA, AVREBBE APPUNTO PROGRAMMATO LA DINAMICA DA ADOTTARE LA MATTINA DOPO X AGIRE VELOCEMENTE E CREARSI POI UN ALIBI SOLIDO E INATTACCABILE... 

*AS. DI SOLITO USAVA L'AUTO, MA QUELLA MATTINA, X DARE MENO NELL'OCCHIO, AVRÀ PENSATO DI ANDARE IN BICICLETTA, UNA NERA DA DONNA KE UTILZZAVA SUA  MADRE ED ERA CUSTODITA NEL NEGOZIO( con impianto di allarme)DI AUTORICAMBI DEL PAPÀ  KE SI TROVA IN V.TRAMIA A CIRCA 6/800 Mt DA CASA SUA(a piedi ~8 minuti)... "FACCIO QUESTA CONSIDERAZIONE XKÉ SE LA BICI ERA LA' E NESSUNO QUELLA MATTINA HA VISTO ALBERTO, POTREBBE VOLER DIRE KE LUI È ANDATO A PRENDERLA LA NOTTE DEL 12/8 DOPO AVER LASCIATO CHIARA, APPUNTO IN MODO DA NON ESSERE VISTO E PARTIRE LA MATTINA DEL 13/8 VS. LE 9 DIRETTAMENTE DA CASA SUA, ARRIVANDO DALLA FIDANZATA CIRCA  ALLE 9,10"... E' SOLO UN' IPOTESI, MA NON CREDO SIA COSÌ XKÉ I GENITORI NON ERANO IN FERIE E AVREBBERO SENTITO, XCUI È PIÙ LOGICO KE LUI IL 13/8 MATTINA SIA ANDATO IN AUTO AL NEGOZIO( ~2/3 minuti),ABBIA PRESO LA BICI DA DONNA E DA LÌ SI SIA RECATO DA CHIARA IN VIA PASCOLI IN UN TEMPO DI ~ 9/10 MINUTI + ALLE 9,25 CIRCA, DOPO IL MISFATTO, AS. IN ~7/8 MIN. ERA DI NUOVO A CASA SUA IN VIA CARDUCCI, COSTRUENDOSI UN SOLIDO ALIBI, XKÉ GIÀ ALLE 9,35 AVEVA ACCESO IL PC VISIONANDO PRIMA CONTENUTI PORNO E POI  LAVORANDO ALLA TESI DI LAUREA FINO ALLE 12,20 CIRCA... DALLE 12,20~ ALLE 13,30, EGLI HA AVUTO ABB.TEMPO X SISTEMARE TUTTI GLI INDIZI( pare ke abbia anche cancellato dei file dal PC) RICONDUCENTI AL CRIMINE, QUINDI AVRÀ RIPORTATO LA BICI AL NEGOZIO(in bici ~3/4 min.)E RIPRESO L'AUTO GIUNGENDO A  CASA DI CHIARA(~ 5/6min) VS.LE 13,40, MA REALMENTE, CONTRARIAMENTE A CIÒ KE DIRÀ ,NON VI ENTRERÀ, E DA LI' INIZIERANNO  I SUOI DEPISTAGGI CON LO PSEUDO-SCENARIO KE  RACCONTERA' AI CARABINIERI ecc.ecc...

*PS: non ho ben capito, se quel 13/8/07 il negozio di papà Nicola Stasi, dove stava quella bici nera da donna Ke sic.utilizzava la madre, era chiuso o no x ferie, + i genitori non hanno notato ke Alberto quella mattina aveva preso la bici ? + hanno pranzato insieme e a Ke ora?. ecc.ecc...


                     ... C O N T I N U A ...


*Cronaca dal giornale on line:                             ambasciator.it

Il 16 agosto 2007 il Dottor Marco Ballardinimedico legale dell’Università di Pavia,  eseguì l’autopsia sul corpo di Chiara.

Il suo cadavere, era stato trovato in una pozza di sangue riverso sulla parte terminale dei gradini, anch’essi vistosamente imbrattati di sangue della vittima, della scala interna che dal piano terra porta in cantina.

Il medico individua le cause del decesso nella “lacerazione dell’encefalo contestuale allo sfondamento del cranio”. E ancora: “l’intervallo fra la produzione di tutte le lesioni e la morte è circoscrivibile in pochi minuti”. 

Altre ferite sono presenti sulla mascella destra e sulle palpebre superiori, mentre lesioni ecchimotico escoriate si notano intorno agli occhi.
Infine, vengono riscontrate alcune contusioni alle braccia, alla gamba sinistra e alla cresta iliaca destra.

Nel referto dell’autopsia si legge: “La vischiosità del sangue, la temperatura del corpo e il sanguinamento, comparati con età e corporatura della vittima, e le condizioni ambientali permettono di circoscrivere un arco di tempo per il decesso”.

L’ora del delittoè compresa fra le 10.30 e mezzogiorno, più probabilmente fra le 11 e le 11.30. Tuttavia altri elementi investigativi sono in grado di fornirci importanti informazioni per circoscrivere ulteriormente l’intervallo temporale del decesso Ke non risulta essere quello su descritto...

NB: QUI ABBIAMO UN ALTRO ESEMPIO DI ANALISI SCIENTIFICHE NON PRECISE E INCONGRUENTI CON L'ORA DEL DELITTO, IL DOTT. BALLARDINI NE AVRÀ SIC.PRESO  ATTO RIPERCORRENDO I FATTI  CON GLI ELEMENTI MAN MANO  ACQUISITI...

"In primis, alle 09.12 qualcuno disattiva l’allarme di casa Poggi.
Tutte le sentenze sono concordi nello stabilire che questa azione è stata compiuta da Chiara, che quindi a quell’ora è sicuramente ancora viva.

Tutte le persiane della casa non sono state aperte, tranne quella della porta finestra della cucina, le tende da sole esterne non sono state abbassate.
Si tratta di azioni che Chiara abitualmente compiva poco dopo il risveglio, ma che evidentemente quel giorno non fa il tempo ad eseguire.

Nella saletta tv sopra il divano c’è una confezioni di cereali, un cucchiaino e una confezioni di biscotti e la tv è accesa, segno che, probabilmente, la ragazza si trovava in quella stanza a fare colazione nei minuti che hanno preceduto l’aggressione mortale.

Infatti nel suo stomaco viene ritrovato materiale alimentare poltaceo compatibile con l’assunzione della colazione. Inoltre Chiara è in pigiama e il suo letto è ancora sfatto, altro elemento che porta a collocare la morte nelle prime ore del mattino, subito dopo il risveglio.

Infine, la madre della vicina di casa, la signora Franca Bermani, dichiarerà che quella mattina alle ore 09.00, fuori dalla villetta dei Poggi, c’è una bicicletta nera da donna, utilizzata da qualcuno che, evidentemente, ha fatto visita a Chiara.

Un qualcuno che però, in tutti questi anni, non si è mai palesato e che quindi è legittimo identificare con l’assassino della ragazza.  

La stessa bicicletta, sempre a detta della Bermani alle 10.20, non c’è più.

La considerazione globale di tutti questi elementi non può che far supporre che la morte di Chiara sia avvenuta poco dopo il suo risveglio quindi, verosimilmente, dopo le 09.12 ora in cui disattiva l’allarme, forse per fare entrare in casa, proprio, il suo assassino ma prima delle 10.20, ora in cui la bicicletta nera non è più davanti alla villetta.

L’inquirenti che indagano sulla morte di Chiara Poggi scartano, fin da subito, l’ipotesi della rapina finita male.

Dalla casa in cui si è consumato il delitto, infatti, non manca nulla e i rilievi scientifici nella villetta individuano solo tracce di Chiara, dei suoi familiari, degli investigatori, dei soccorritori, di un falegname che recentemente aveva fatto dei lavori e di Alberto Stasi.  

Ed è proprio su Alberto Stasi, che si concentrano le indagini

Il suo tono di voce, nella telefonata al 118, appare freddo e distaccato.
Il suo alibi per le ore in cui si è consumato il delitto, ovvero il fatto che era a casa sua a scrivere la tesi di laurea al computernon convince.       
Inoltre sulle suole delle scarpe che indossava al momento del ritrovamento del corpo di Chiara non ci sono tracce di sangue. E questo fatto insospettisce molto. Il pavimento era pieno di sanguecome è possibile che Alberto non l’abbia calpestato?

Infine c’è la testimonianza di una vicina di casa che dice di aver visto una bicicletta nera da donna, appoggiata al muro esterno della villetta dei Poggi, proprio la mattina del delitto...

*Il 20 agosto 2007, una settimana dopo l’assassinio di Chiara, arriva la svolta  

Alberto Stasi viene iscritto nel registro degli indagati. Dopo poco più di un mese, il 24 settembre, lo stesso, viene arrestatoL’accusa nei suoi confronti è di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà.    

L’elemento che convince il Procuratore Capo della Repubblica Alfonso Lauro e il Pubblico Ministero Rosa Muscio della sua colpevolezza arriva dalle analisi del RIS di Parma sui pedali della sua bicicletta.    
In essi, infatti, vengono individuate delle minuscole tracce di sangue contenenti il DNA di Chiara.   

La prova che mancava che va ad aggiungersi ai vari indizi a carico di Alberto Stasi.
Dalla freddezza dimostrata dopo il ritrovamento del corpo, al fatto che sulle suole che indossava in quel momento, non era stata trovata nessuna traccia di sangue. Circostanza giudicata impossibile, viste le numerose macchie di sangue ancora umide presenti sulla scena del crimine.    
Alla descrizione del viso di Chiara da lui resa, secondo la quale la ragazza aveva il viso bianco, mentre in realtà era ricoperto di sangue, del suo sangue.

Il ragazzo modello, lo studente della Bocconi, tanto devoto alla sua fidanzata, in realtà, secondo la Procura, è un lucido assassino.    

Qualcosa però non convince il GIP Giulia Pravon che, appena quattro giorni dopo il 28 settembre, ordina, a sorpresa la scarcerazione di Alberto.    

Il ragazzo resta indagato, certo, ma si è sempre dimostrato collaborativo, quindi per il GIP, non sussiste il pericolo di fuga, che ne renderebbe necessaria la custodia cautelare.

Gli indizi a suo carico devono essere approfonditi e al momento non garantiscono un quadro di indiscutibile gravità. Inoltre, quello che all’inizio era sembrato certo, ovvero la presenza di sangue sui pedali della bicicletta, non lo è più.

Non è detto che sia sangue, non è detto che il rilascio di quelle micro tracce sia contestuale all’omicidio, anche perché la bicicletta su cui viene trovato il sangue o presunto tale, è completamente diversa da quella vista dai testimoni fuori casa Poggi.

Si tratta, infatti, di una bicicletta da uomo di colore bordò e marrone.        


La bicicletta sbagliata sequestrata ad A. Stasi...

*L' arma del delitto

Purtroppo non c’è molto da dire a proposito dell’arma che ha ucciso Chiara Poggi. Semplicemente non c’è. Non è mai stata trovata e il tipo di ferire sul corpo della vittima non ha fornito informazioni utili per individuarla.

Secondo il Dottor Marco Ballardini, il medico legale che eseguì l’autopsia sul corpo della vittima, l’arma che uccise Chiara, è uno strumento pesante, rigido di probabile origine metallica, caratterizzato da una stretta superficie battente, con margini regolari ed una punta.

Una descrizione che potrebbe essere compatibile con un martello da muratore che ha una massa battente da una parte e una specie di lama con scalpello dall’altra.

Il 3 novembre 2008 Alberto Stasi viene rinviato a giudizio. Il ragazzo chiede ed ottiene di essere giudicato con rito abbreviato.
Abbreviato per modo di dire, visto che dall’omicidio di Chiara Poggi alla sentenza definitiva passeranno più di otto anni...      

            ...  c o n t i n u a ...

*QUINDI A SEGUIRE, AS.QUELLA MATTINA DEL 13/8/07, APPENA GIUNTO IN BICI NERA DA DONNA DAVANTI CASA POGGI, HA SEMPLICEMENTE SUONATO Il CAMPANELLO E OVV. CHIARA HA APERTO AL SUO RAGAZZO, SIGNIFICANDO KE LA SERA PRIMA NON SI ERANO ACCAPIGLIATI, MA ALBERTO PERÒ AVEVA GIÀ MEDITATO LA RISOLUZIONE E APPENA ENTRATO IN CASA DI CHIARA, HA AGITO SUBITO, COLPENDO IMMEDIATAMENTE CON FEROCIA E A PIÙ RIPRESE LA VITTIMA, SUBITO APPENA GLI HA GIRATO LE SPALLE PROB. TRAMORTENDOLA A TERRA(xcui lei non ha potuto difendersi), POI ALTRI COLPI IN TESTA E SU TUTTO IL  CORPO, TRASCINANDOLA POI,ORMAI PRIVA DI VITA VS. LA PORTA DELLA CANTINA INDI LASCIARLA CADERE  A TESTA IN GIÙ LUNGO LA SCALA KE PORTA NEL SOTTERRANEO...

*IN CIRCA 15 MINUTI S. AVEVA GIÀ COMPIUTO IL CRIMINE E ALLE 9,35 GIÀ ACCENDEVA IL PC( il suo forte alibi) DICHIARANDO POI  KE STAVA LAVORANDO ALLA TESI E KE DOPO QUELL'ORA AVEVA CHIAMATO 2/3 VOLTE  CHIARA MA SENZA AVERE RISPOSTA X CUI VS.LE 13,30~SI ERA RECATO IN AUTO A CASA DI LEI X ACCERTARSI MA UNA VOLTA ENTRATOVI SI ERA TROVATO DI FRONTE A UNO "SCENARIO DI SANGUE" CON VITTIMA LA SUA FIDANZATA, POI A SEGUIRE(vs.13,45)SENZA NEPPURE CHIAMARE IL 118, SI ERA RECATO DAI CARABINIERI DI GARLASCO( NB: il Comandante era il "compiacente poi condannato"Mar.Marchetto) X DENUNCIARE  LA SUA VERSIONE DEI FATTI(ovv. Travisata con Depistaggi, Incertezze, incongruenze, Contraddizioni ecc.ecc)...

NB: Questo caso è del 2007 ed io l'ho seguito "en passant" xke' ho aperto il mio blog solo nel 2011 iniziando a scrivere dal "Delitto di Avetrana", x me era un "Crimes"dei più semplici e in breve circoscritti, ma poi ci si è messo in mezzo un certo Maresciallo F. Marchetto(allora Comandante dei CC.di Garlasco), Ke dapprima non aveva sequestrato quella bicicletta nera da donna della fam. Stasi, Ke era l'indizio/prova Dirimente + in seguito, forse anche x ripicca vs. alcuni suoi colleghi Carabinieri Ke l'avevano fatto allontanare e poi fatto condannare x falsa testimonianza ecc., ha messo in atto in quegli anni e tuttora, con la sua regia ed insieme ad alcuni suoi compiacenti pseudo super-testimoni, una serie di depistaggi e menzogne, incolpando qua è là  a più riprese persone Ke non c'entrano proprio niente, infangando altresì con ambigue e false illazioni anche la dignità specchiata di Chiara... Tutto ciò, oltre al rancore personale, sempre con  l'unico e vile scopo di provare ancora a Discolpare Stasi e farlo uscire pulito,  incolpando e diffamando senza farsi scrupoli, anche persone  innocentissime...

*Gli attori compiacenti ai depistaggi elaborati dal Maresciallo Marchetto sono diversi fra i quali : 

*L'ex vigilante Marco Muschitta con le sue inventate, ma mirate dichiarazioni(27/9/2007) contro le sorelle Cappa, poi ritrattate... È il testimone, risultato poi non attendibile, che ha raccontato di aver visto una ragazza in bicicletta allontanarsi dalla villetta di via Pascoli il giorno del delitto con un oggetto da camino in mano. Puntando il dito contro una delle due cugine di Chiara Poggi, ovvero Stefania Cappa. Le sue parole gli erano costate un processo per calunnia contro la gemella ma venne prosciolto. Muschitta ancora oggi però è considerato del tutto inattendibile dalla giustizia. In questi anni infatti le indagini non confermarono mai la presenza della cugina di Chiara Poggi nella villetta di Garlasco il giorno del delitto, ovvero il 13 agosto 2007. Stefania Cappa non fu mai indagata... A distanza di 18 anni dal delitto spunta ancora l'audio del 17 luglio 2022 tra l’ex maresciallo Francesco Marchetto e Alfredo Sportiello, il responsabile della Asm di Vigevano che gestiva i compiti di Marco Muschitta..

*L'ex investigatore Bruscagin, definito il "supertestimone" Ke ha raccontato alle "Iene TV"di aver ricevuto info da due persone, ora decedute, riguardanti Stefania Cappa, una delle cugine di Chiara, Ke l'avrebbero vista nel pomeriggio di quel 13/8/07 gettare un borsone pesante in un canale a Tromello( Bruscagin ha anche affermato di aver riferito queste info all'avv. Tizzani della fam.Poggi, già nel 2007)...

*In questa trama c'è Sic. anche in mezzo  il muratore egiziano Mustafa Ke nel 2018 ha ritrovato in quel  canale( guarda caso) alcuni attrezzi( martello + pinza da camino + mazzetta +  ascia da boscaiolo) Ke potrebbero ricondurre all'arma del delitto..."tutto falsato"... una serie di depistaggi e bluff, incolpando qua è là e a più riprese persone Ke non c'entrano proprio niente, infangando altresì con ambigue e false illazioni, anche la dignità specchiata di Chiara... Tutto ciò,  oltre al rancore personale, fatto con  l'unico e vile scopo di provare ancora a Discolpare Stasi e farlo uscire pulito,  incolpando e diffamando senza farsi scrupoli, anche persone  innocentissime...

NB : Ma x capirci senza ipocrisie , gli inquirenti avevano poi controllato i rapporti interpersonali Ke ev. esistevano tra Marchetto, papà Stasi e famiglia??., + secondo me cmq il papà di Alberto e anche la madre già con il suo anomalo comportamento x non aver chiamato o fatto chiamare subito dal figlio i soccorsi e il 118 mandandolo dai CC., + tutta la vicenda della bicicletta nera(mpoi analizzata  solo dopo ~2 anni)+ le incongruenze di Alberto ecc., avevano Sic. "mangiato la foglia", ma si trattava pur del loro figlio, orgoglio della fam. e ovv. avranno creduto solo alle sue parole, lottando strenuamente x anni e facendo di tutto x difenderlo... Questo grosso macigno ha però debilitato fortemente papà Stasi e sic. ha influito alla  sua morte Ke è avvenuta nel dicembre 2013, con il caso ancora in corso, quando la Cassazione aveva annullato le precedenti assoluzioni e disposto un nuovo processo... Fu poi condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione nel 2015( e gli è andata anche bene)...

*Ecco una cronologia dei passaggi principali del caso:

  • 2007: Omicidio di Chiara Poggi a Garlasco. 
  • 2009 Stasi assolto in 1° grado
  • 2011 Stasi assolto in 2°grado/appello
  • 2013 Un anno e mezzo dopo, il 18 aprile 2013, la Cassazione annulla il processo di secondo grado e rinvia gli atti alla Corte d’Assise d’Appello di Milano perché venga ricelebrato il processo. Secondo gli ermellini, nel giudizio di secondo grado erano stati “svalutati” gli indizi contro Stasi e andavano fatti alcuni approfondimenti istruttori... 
  • 2014  Il 30 aprile la  prima Corte d'Assise d'Appello dispone la riapertura del caso con un'integrazione dell'istruttoria dibattimentale e nuovi esami e perizie.

Il 17 dicembre 2014 Alberto Stasi viene condannato a 16 anni di reclusione dalla corte d'Assise d'Appello di Milano nel processo d'appello bis.

Il 30 aprile 2015 doppio ricorso in Cassazione contro la condanna: impugnano la difesa, che chiede di assolvere Stasi, e la pg che chiede invece di riconoscere l’aggravante della crudeltà esclusa dai giudici d’Appello.

Il 12 dicembre 2015 la Cassazione conferma la condanna a 16 anni e Stasi, accompagnato dalla madre, si costituisce nel carcere di Bollate.

  • 2015: Condanna definitiva di Alberto Stasi a 16 anni di reclusione con rito abbreviato... 
  • 2025: Stasi può richiedere l'affidamento in prova... 
         ***************************

*In ogni caso e ne sono convinto, dietro a tutte queste bufale, vecchie e nuove con falsi indizi, testimoni strani ecc,, x me c'è sempre stata la regia dell'ex Comandante dei C.C. di Garlasco, Maresciallo Marchetto, il quale x astio, rancore e livore vs.il Comandante dei CC. di Vigevano Capitano, ora Colonnello Gennaro Casssese, ke l'aveva denunciato e fatto allontanare con conseg.condanna x  falsa testimonianza ecc., ha ostacolato le indagini  omettendo info investigative, depistando a favore di Stasi x scagionarlo, tirando in mezzo e accusando senza scrupoli altre persone Ke non c'entrano proprio niente...

    ... Ragionate gente, ragionate...

         
 Il Super-testimone BRUSCAGIN.

*CMQ RIBADENDO KE XME QUESTO FEMMINICIDIO È  STATO SIN DALL'INIZIO ABB.CHIARO E IN BREVE CIRCOSCRITTO, CONDIVIDO IN TOTO LE TESI( solo di questo caso) DELLA N°1 BRUZZONE, E ASSOLVEREI NONOSTANTE LE EVIDENTI DIMENTICANZE NELLE INDAGINI MA SIC. IN BUONA FEDE, IL GEN.GAROFANO E I SOI RIS... KE CMQ CI AVEVANO VISTO GIUSTO COME E X FORTUNA HA POI CAPITO ANCHE LA CASSAZIONE RIBALTANDO LA SENTENZA DI ASSOLUZIONE DI STASI, IN UNA SEPPUR  BENEVOLA, MA DEFINITIVA CONDANNA CON RITO ABBREVIATO, A SOLI 16 ANNI DI CARCERE... 

*QUINDI, NESSUN CONCORSO NELL'OMICIDIO, NESSUN COMPLOTTO SATANISTICO, NESSUN SOGNO E NULL' ALTRO, MA SOLO UN UCCISORE C'ERA SULLA SCENA DEL CRIMINE, ED IL RESTO SONO SOLO FANTASIE, SUGGESTIONI O LEGITTIME ILLAZIONI  MA CON INDIZI PROVA ED ELEMENTI  KE SIC. RISULTERANNO INCONSISTENTI... IN OGNI CASO DOPO 18 ANNI DAL MISFATTO CON UNA  CONDANNA MOLTO GENEROSA DI 16 ANNI COMMINATA AD A. STASI(erano 24 anni Scontati di 1/3 x Rito Abbreviato), LA PROCURA DI PAVIA VUOLE RIVEDERCI CHIARO E HA RIAPERTO IL CASO(OVV. SPINTA DAI DIFENSORI DI DI STASI RIVISITANDO UNA SERIE DI REPERTI MAI ANALIZZATI E  ALTRI NUOVI ELEMENTI... ORA PERÒ HANNO ANCHE INDAGATO IN CONCORSO ANDREA SEMPIO(amico di Marco e fratello di Chiara, Ke spesso frequentava la casa dei Poggi) AVENDO  RILEVATO IL SUO DNA SULLE UNGHIE DI CHIARA E UN'IMPRONTA SUL MURO DELLA SCALA(la n°33) KE PORTA IN CANTINA, DOVE È POI STATO  RITROVATO IL CORPO MARTORIATO DELLA RAGAZZA, OLTRE A SEMPIO, SONO SOTTO LA LENTE DELLA PROCURA ANCHE MARCO E ALCUNI ALTRI SUOI AMICI... KE FACCIANO PURE QUESTE NUOVE INDAGINI, MA DEVE ESSERE FATTO CON GRANDE COGNIZIONE DI CAUSA E POSSIBILMENTE RAGIONANDO DI PIÙ E  FACENDO ANCHE "IL FACILE", MA SENZA CONDIZIONAMENTI O INGERENZE DI SORTA...

      ****************

*27 maggio '25 : Come si arriva a una condanna dopo due assoluzioni: il caso Garlasco...

Il caso Garlasco vede Stasi assolto due volte prima della condanna a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi, revisionata in Cassazione per lacune. Indizi come orario, scarpe, impronte, bicicletta e comportamento hanno convinto oltre ogni ragionevole dubbio...

PS: IN OGNI CASO ALDILÀ DELLE NUOVE E LEGITTIME INDAGINI, RIBADISCO ALL' INFINITO KE L'UNICO COLPEVOLE DEL DELITTO ERA, È ,  RIMARRA' E PUÒ ESSERE  SOLO IL FIDANZATO DELLA SFORTUNATA CHIARA POGGI... (Tutto il resto è da cestinare, la Procura e la Scienza da bocciare o almeno da rimandare a settembre)...


              ... C O N T I N U A ...


28 mag 2025 - CRONACHE. DEI GIORNALI : IL GIORNO -

Lo psicologo del carcere su Stasi: “Ossessionato da sesso e pornografia, cerca il piacere in modi non convenzionali”

Nella relazione della Sorveglianza l’ossessiva catalogazione e la abituale visione di materiale pornografico potrebbero essere tra i sintomi di un disturbo psicopatologico del detenuto...

REDAZIONE PAVIA

28 mag 2025 - IL GIORNO -

I video segreti di Chiara e Alberto chiusi da password. Pedofili, anoressia, abusi e l’ultima anomala ricerca hard online: “Interesse maschile”

I filmati nella cartella “Tatina”. Immagini erotiche sul pc il 5 agosto, 8 giorni prima del delitto. I verbali del fratello Marco e lo strano colloquio con Stasi al cimitero: “Dammi i video, taglia le parti intime”. Anche Sempio al computer: possibile movente. Gli psicologi: “Stasi, interesse ossessivo per la pornografia”

GUIDO BANDERA

"inaccettabile”...
Garlasco (Pavia) – Sono le 12.30, qualche settimana dopo il massacro di Chiara Poggi. La tivù è accesa su Studio Aperto. La giornalista annuncia: “Esisterebbe un filmato che mostra aspetti intimi di Chiara e Alberto e dei loro problemi relazionali”.

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Angela Taccia minacciata di morte: “Ammazzo te e Sempio”. Le foto “allucinanti” di fucili, pinze e martelli: “Clima d’odio inaccettabile”
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Papà Poggi sbotta: “Un’altra bugia”. Accanto a lui il figlio Marco replica: “Un video esiste”. La scena riprende dai carabinieri, dove il fratello di Chiara viene ascoltato il 18 ottobre 2007. “Un anno fa, non so riferire data e mese, ero in camera di mia sorella per navigare. Chiara aveva lasciato acceso il computer, che era ancora collegato a Internet. Lei si trovava nel salone e mi riferiva che stava scaricando un file dal computer di Alberto, su Msn”..

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Il ‘sistema Garlasco’, dove tutti sono parenti, amici o soci: i veleni, i rancori, gli avvocati, il frate, il bodyguard di Ron e il maresciallo del giro di escort

Il video intimo di Chiara e Alberto :
Dice Marco di essersi avvicinato e aver visto la barra del download e aver letto la chat. “Non ricordo, visto il tempo trascorso, esattamente i messaggi, ma posso dire che dal loro contenuto, anche se non completamente esplicito, intuii che il file doveva contenere immagini relative alla loro intimità”. Sulla sessualità di Stasi si esprime, nel 2024, lo psicologo del carcere di Bollate, che parla di “ossessiva visione di materiale pornografico, meticolosamente catalogato con tratti francamente eccessivi per un giovane alla scoperta della sessualità”. E aggiunge di non notare accenni “a quanto provato per genitori e parenti della vittima”...

Lo psicologo del carcere su Stasi: “Ossessionato da sesso e pornografia, cerca il piacere in modi non convenzionali”

Nella relazione della Sorveglianza l’ossessiva catalogazione e la abituale visione di materiale pornografico potrebbero essere tra i sintomi di un disturbo psicopatologico del detenuto

REDAZIONE PAVIA
Lo schizzo realizzato da Alberto Stasi per spiegare i suoi movimenti nella villetta di Garlasco il 13 agosto 2007

Lo schizzo realizzato da Alberto Stasi per spiegare i suoi movimenti nella villetta di Garlasco il 13 agosto 2007...


Per approfondire :

Milano, 28 maggio 2025 – Alberto Stasi, detenuto da dieci anni nel carcere milanese di Bollate per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, guarda con paura e speranza alla nuova inchiesta della Procura di Pavia che indaga nuovamente sul delitto di Garlasco del 13 agosto 2007.

Un femminicidio per cui nel 2015 l'allora fidanzato è stato condannato a 16 anni di carcere - fine pena fissato al 31 ottobre 2029 - e che ora vede indagato Andrea Sempio, amico del fratello della vittima...

In carcere 

In dieci anni, dopo essersi presentato al portone dell'istituto di Bollate, Stasi ha affrontato le difficoltà della vita dietro le sbarre, ha avuto accesso al lavoro esterno, ai permessi premio e dallo scorso aprile in semilibertà...

Tappe conquistate da detenuto modello che sta anche versando il suo risarcimento alla famiglia della vittima. Dalle relazioni della Sorveglianza emerge, però, la difficoltà a indagare “sull'ossessiva catalogazione e la abituale visione di materiale pornografico anche raccapricciante e violento” che per i giudici sembra la molla del delitto...

Scarsa empatia

“Colpisce anche come, nella valutazione dell'empatia ed emotività, non vi siano accenni - si legge - a quanto provato nel passato e nel tempo nei confronti dei genitori e parenti della vittima, o a sentimenti di rabbia, alle cause sottese e alle strategie di gestione”.

In una relazione del febbraio 2024, di cui si è avuto conoscenza solo con il provvedimento della Sorveglianza dello scorso aprile, il Tribunale indica “nella ossessiva visione di materiale pornografico fino alla sua meticolosa catalogazione nel pc, con tratti francamente eccessivi anche per un giovane alla scoperta della sessualità" il possibile "movente o quanto meno l'occasione del delitto"...


Approfondisci:

Sul punto, la relazione dello psicologo del carcere - che affronta il tema con Stasi - pur nella consapevolezza di non poter esprimere giudizi di natura psichiatrica, “si sofferma sulla possibile diagnosi di parafilia, ossia di ricerca del piacere sessuale attraverso modalità non convenzionali, ma conclude con l’affermare la sola presenza dei tratti di tale psicopatologia, in assenza dei requisiti che normalmente conducono alla diagnosi di vero e proprio disturbo parafilico”...


CONTINUA CRONACA DA "IL GIORNO":

*Marco Poggi al cimitero con Stasi :

Marco racconta nel 2007 che poco prima Chiara e Alberto sono stati in vacanza in Liguria. Sottintendendo, forse, che il filmato è stato girato lì. Nega che la sorella gli abbia parlato del video. “Lei aveva la sua cartella. Ma non ho mai visto filmati”. Il fratello di Chiara ne parla ad Alberto, al cimitero, mentre riempie l’annaffiatoio per i fiori.

“Gli ho chiesto se era in possesso di qualche video – dice –. Lui ha confermato, sorridendomi, e ha aggiunto che il video, girato col cellulare, era riferito alla loro intimità. Gli ho chiesto di averlo, eliminando le parti intime. Ha detto che me lo avrebbe fornito, ma che potevo farlo io, essendo più bravo con il pc”. Stasi viene arrestato e tutto sfuma.

Sempio e gli amici al computer di Chiara

È nel verbale di Marco Poggi del 2007 che spunta Andrea Sempio, indagato oggi per omicidio in concorso. “Nella mia abitazione, tra primavera ed estate 2007, sino alla partenza per le vacanze il 5 agosto, si sono portati i miei amici Andrea Sempio e Alessandro Biasibetti. Durante le visite rimanevamo nella saletta tivù o al primo piano nella camera di Chiara per usare il pc”. Non si sa se del video Marco abbia parlato con gli amici. Il dubbio degli inquirenti è che immagini, in qualche modo intraviste, possano essere legate al movente del delitto...

La perizia sul computer

Resta la perizia sul pc di Chiara a stabilire che i filmati con Alberto sono presenti, ma ben custoditi. Il consulente tecnico Paolo Reale firma il 10 luglio 2007 la relazione per il primo grado in cui Stasi è assolto. Analizza il pc usato da Chiara, dal fratello, dagli amici e, a volte, da Stasi. Sul portatile di Alberto c’è una cartella compressa nominata “Tatina“ che contiene video personali. “I filmini amatoriali girati insieme a Stasi e trovati sul pc portatile di quest’ultimo sono anche sul pc di Chiara, all’interno di un file compresso in formato zip con password di protezione”. Difficile che qualcuno, accidentalmente, possa esservi entrato.

L’ultima ricerca online di Chiara

Alle 18.37, il pc di Chiara accede a materiale pornografico di “interesse maschile”, annota il perito, che aggiunge fra parentesi: “Il fratello”. Ma una mano annota a penna: “No, era via”. La partenza della famiglia Poggi, Marco incluso, è di quel giorno. Alle 18.37, probabilmente, è già avvenuta. Resta la traccia di un’immagine che recita: “Che fare quando l’amore vive lontano?”. In quei giorni, del resto, Alberto deve scrivere la tesi, non può stare molto con Chiara.

Pedofilia, abusi, anoressia e cold case

Un paio di mesi prima di essere uccisa, Chiara aveva fatto ricerche su Internet, salvate su una chiavetta Usb. Di solito navigava su siti di giornali femminili. Venerdì 8 giugno 2007 salva invece articoli catalogati così: “Abusati 550”, “pedofili 1, 2, 3”, “anoressia 1, 2, 3, 4, 5”. A parlare, vittime di abusi di adulti, fidanzati. Oppure vittime di ferite troppo grandi che in qualche modo li spingevano all’autodistruzione. Fra i temi ricorrenti, la sofferenza nella sessualità. Due articoli parlano di vittime di omicidio, casi irrisolti, Dna e reperti. Temi che da 18 anni tornano ossessivamente...


* LA CRONACA  DEI  FATTI :                                       (da Wikipedia) 

"Delitto di Garlasco" è un caso di omicidio avvenuto a Garlasco, in provincia di Pavia, il 13 agosto 2007, quando venne trovata assassinata Chiara Poggi... 

Dopo essere stato inizialmente assolto, nella revisione del processo fu ritenuto colpevole il fidanzato della vittima, Alberto Stasi,[2] e, nel 2015, la sentenza è stata resa definitiva dalla corte di cassazione.[3]

Il caso ebbe in Italia vasta rilevanza mediatica[4] e sollevò il problema di come la pressione mediatica possa avere influenzato le indagini e l'esito dei processi[5][6] e, inoltre, di come il modo con cui furono condotte le indagini possa avere pregiudicato l'esito delle stesse a seguito di errori accertati nella raccolta delle prove[7][8][9][10] tanto che, a distanza di quasi vent'anni dal delitto, nonostante una sentenza definitiva di colpevolezza, ci sono state nuove indagini e nuove ipotesi investigative sono state vagliate dagli inquirenti[11][8][9][10].

Storia

«Si tratta di un delitto assoluto. (...) Sullo sfondo nessuna marginalità sociale, nessuna figura borderline, nessuna radice ambientale, nessuna causa psicopatologica che aiuti a spiegarlo. Ma forse è proprio questo a motivare tanto interesse e tanto morboso zelo nel seguire le ricostruzioni vere e quelle verosimili e, ancora di più, quelle decisamente inaudite. Ecco, questo è un crimine perfettamente “piccolo-borghese”.»

(Luigi Manconi, su La Repubblica del 21 maggio 2025)

Nella mattinata di lunedì 13 agosto 2007, Chiara Poggi, 26 anni, originaria di Vigevano, impiegata laureata in economia all'Università di Pavia, fu colpita a morte con un oggetto contundente mai identificato né ritrovato (forse un martello[12] o un attizzatoio da camino)[13], nella villetta in cui viveva con la famiglia a Garlasco; al momento del delitto la ragazza era sola in casa, poiché il resto della famiglia era in vacanza[14].



Il corpo venne ritrovato riverso sulle scale che conducevano alla cantina della villetta dal fidanzato della vittima, Alberto Stasi, 24 anni, all'epoca studente di economia all'Università Bocconi di Milano; Stasi tornò in auto e chiamò i soccorsi e si diresse alla caserma dei carabinieri dove raccontò che aveva trovato il corpo di Chiara Poggi. Le prime indagini vennero svolte senza le necessarie attrezzature che di norma vengono utilizzate per evitare di inquinare la scena del delitto[15].[14] Venne appurato poi che le molte persone incaricate dei rilievi sulla scena del crimine non avevano adottato misure volte a non inquinare le prove come guanti e il gatto stesso della ragazza fu lasciato libero di muoversi per la casa per tutto il tempo.[14]

I sospetti si concentrarono su Stasi a causa del fatto che le scarpe che egli riferì di avere indosso a momento della scoperta del cadavere fossero pulite e egli stesso aveva detto di aver camminato su pavimenti sporchi di sangue. Le scarpe vennero sequestrate solo due giorni dopo, durante l'interrogatorio di Stasi il quale, quando gli chiesero che scarpe avesse indossato la mattina, rispose mostrando quelle che aveva ai piedi.[14]

Il corpo venne tumulato il 18 agosto ma, quando gli investigatori iniziarono a esaminare le relazioni scientifiche, si accorsero che non erano state prese le impronte digitali della vittima, fondamentali per poterle escludere da tutte le altre rinvenute sulla scena del crimine e quindi, due giorni dopo, una settimana dopo il delitto, il cadavere fu riesumato.[14]

Stasi fu arrestato il 24 settembre 2007, con un ordine della procura di Vigevano, ma scarcerato quattro giorni dopo dal giudice per le indagini preliminari Giulia Pravon per insufficienza di prove...




L'ora del delitto e l'alibi di Stasi:

A causa della mancanza della bilancia presso l'obitorio di Vigevano dove era stato portato il cadavere, non venne misurato il peso, parametro fondamentale, insieme alla temperatura, per determinare l'ora della morte e di conseguenza le indagini dovettero basarsi su dati approssimativi circa l'ora del delitto.[14] L'autopsia fu effettuata il 16 agosto e stabilì che la ragazza era stata uccisa tra le 10:30 e le 13 del 13 agosto.[16]

Secondo l'alibi che fornì fin da subito, Stasi la mattina del delitto stava lavorando al computer alla redazione della sua tesi di laurea. Il computer fu consegnato ai carabinieri già il giorno successivo. Alcune operazioni inappropriate degli inquirenti, tuttavia, avrebbero alterato e cancellato gli accessi alla memoria di archiviazione dell'elaboratore[14][17]. Solo grazie a una perizia informatica molto più approfondita si accertò che Stasi ne fece uso continuativamente dalle 9:35 alle 12:20.[18]

Venne appurato che alle 9:12 la vittima era ancora viva in quanto disattivò l'antifurto di casa...

L'assenza di tracce di sangue :

Le scarpe di Stasi, quelle che calzava nel momento in cui sarebbe entrato nella villetta e con le quali avrebbe percorso i corridoi sporchi di sangue fino alla scoperta del cadavere, vennero sequestrate due giorni dopo il delitto e non presentavano più tracce di sangue. Secondo l'accusa non erano quelle usate da Stasi il giorno del delitto ma secondo la perizia ordinata dal giudice era possibile che nelle 48 ore successive le suole si fossero ripulite per sfregamento durante l'uso.[16]

Secondo la perizia dei RIS del 2014 le scarpe avrebbero dovuto trattenere particelle ematiche e queste avrebbero dovuto trasferirsi al tappetino dell'auto usata da Stasi dopo la scoperta del delitto.[19]

Secondo l'ipotesi accusatoria, Stasi non sarebbe veramente entrato nella villetta per scoprire il delitto, un delitto di cui era già a conoscenza perché sarebbe stato lui a commetterlo. La difesa invece sostenne che Stasi camminò nella villetta evitando le pozze di sangue e che, a causa del tempo ormai trascorso dal delitto, gli schizzi più piccoli di sangue di cui era cosparso tutto il pavimento erano ormai già secchi (al tempo si sostenne che eventuali bassi residui si sarebbero ripuliti al contatto con l'erba bagnata del giardino). In effetti, particelle di DNA della vittima furono trovate già nel 2007 sul tappeto dell'automobile da lui usata, ma ci fu incertezza sul fatto che fossero sangue e furono scartate dal GUP. Secondo le nuove analisi, invece, almeno le tracce del tappetino sono ematiche.[20]

Il giallo delle biciclette e dei pedali

Due testimoni (Franca Bermani ed Emanuela Travain) ritenute affidabili notarono quella mattina, verso le 9:10, una bicicletta nera da donna appoggiata al muro di cinta esterno della villetta dei Poggi, che fu da subito collegata con l'assassino di Chiara.[21] Stasi possedeva invece una bicicletta da uomo bordeaux di marca "Umberto Dei", che fu subito sequestrata. Sui pedali di questa bicicletta furono trovate tracce biologiche di Chiara Poggi, benché non ematiche. Stasi aveva anche a disposizione una bicicletta nera da donna di marca "Luxury", di proprietà dei suoi familiari, che fu visionata dal maresciallo dei Carabinieri Francesco Marchetto ma non sequestrata, perché ritenuta non compatibile con la descrizione di una testimone, che la descriveva con un portapacchi nero.



*Una perizia condotta 7 anni dopo dalla parte civile, l'avvocato TIZZONI, accertò che la bicicletta nera da donna della famiglia Stasi montava pedali "Union", montati di serie anche sulla bicicletta "Umberto Dei" da uomo bordeaux personale di Stasi. Viceversa, tale bicicletta, sequestrata ai tempi dell'inchiesta, montava pedali non originali Wellgo, sui quali sono state trovate tracce del DNA della vittima. Si è supposto pertanto che potesse esserci stato uno scambio di pedali tra le due biciclette.[22][23] Secondo questa ricostruzione, Stasi, essendo venuto a conoscenza che delle testimoni avevano notato una bicicletta nera fuori della villetta, nella settimana successiva al delitto avrebbe scambiato i pedali della bicicletta nera, sporchi delle tracce biologiche di Chiara Poggi, con quelli della sua bicicletta bordeaux, allo scopo di confondere le prove.

Al processo di appello bis nel 2014 è tuttavia il rappresentante dell'accusa, il sostituto procuratore generale di Milano Laura Barbaini, a sostenere che «È matematicamente escluso che vi sia stato uno scambio tra i pedali» delle due biciclette disponibili ad Alberto Stasi. Ella esclude lo scambio di pedali sulla base di una consulenza «sulla data di fabbricazione dei vari componenti e sulle eventuali modifiche» affidata a degli esperti durante le attività istruttorie eseguite nell’ambito del processo di appello-bis. Nell’istanza in cui ha chiesto ai giudici della Corte di Assise d’Appello che siano svolte ulteriori attività istruttorie, la Barbaini spiega che la bicicletta nera sequestrata «è coerente in tutti i suoi componenti che hanno date di fabbricazione tra loro congruenti». In realtà - chiarisce il magistrato - non è mai avvenuto nessuno scambio di pedali tra la "Umberto Dei" bordeaux di Stasi e la bicicletta nera da donna sequestrati.[24]

Il materiale genetico sotto le unghie della vittima e il capello

Sulla scena del crimine è stato rinvenuto un capello castano chiaro, risultato privo di bulbo e quindi di DNA. Sotto le unghie della vittima erano presenti dei residui organici che contenevano marcatori maschili compatibili, ma non attribuibili con certezza, all'imputato.[senza fonte]

Notizie non confermate diffuse da alcuni mass media riportarono che essi corrispondevano con almeno due profili maschili sconosciuti e non identificabili o confrontabili a causa del deterioramento del materiale.[25]

Processi

Dell'omicidio fu indagato il fidanzato della vittima, Alberto Stasi, che venne assolto dall'accusa con rito abbreviato, sia in primo grado, nel 2009[26][27], che in secondo grado, nel 2011[28] ma la Corte di cassazione, il 18 aprile 2013, annullò la sentenza di assoluzione ordinando esami del DNA sul capello trovato tra le mani della vittima (non noto durante il primo giudizio) e su residui di DNA sotto le unghie, repertati e mai analizzati; nonostante l'annullamento con rinvio dell'assoluzione, la Suprema corte ribadì che fosse, a proprio giudizio, difficile «pervenire a un risultato, di assoluzione o di condanna, contrassegnato da coerenza, credibilità e ragionevolezza» e quindi «impossibile condannare o assolvere Alberto Stasi», preferendo però non confermare l'assoluzione, in attesa dei nuovi esami scientifici.[29][30]

Al processo d'appello di rinvio il 17 dicembre 2014 Stasi viene ritenuto colpevole[31] e condannato a ventiquattro anni di reclusione per omicidio volontario, con l'esclusione però delle aggravanti della crudeltà e della premeditazione; la pena verrà ridotta a 16 anni grazie al rito abbreviato.[32] Presentando poi ricorso in Cassazione, il PM chiede la conferma della condanna e l'aggiunta dell'aggravante della crudeltà, mentre la difesa chiede l'annullamento senza rinvio o un nuovo processo, ricollegandosi ai dubbi espressi in precedenza dalla stessa Cassazione sull'impossibilità di determinare la colpevolezza o l'innocenza con certezza.

Il procuratore della Cassazione chiese l'annullamento della condanna, con preferenza per il rinvio e, il 12 dicembre 2015, la Corte di cassazione confermò la sentenza-bis della Corte d'appello di Milano, condannando quindi in via definitiva Stasi a 16 anni di reclusione[33].

Nel 2020 la richiesta di revisione del processo da parte di Stasi è stata rigettata[34], esito confermato in cassazione nel 2021.[35]


Motivazioni

In particolare, la colpevolezza di Alberto Stasi risiederebbe:

  1. nel fatto che Chiara Poggi è stata uccisa da una persona conosciuta, arrivata da sola in bicicletta, che ella stessa ha fatto entrare in casa. Chi si è introdotto nell'abitazione della famiglia Poggi conosceva bene tale luogo, come desumibile anche dal percorso effettuato all'interno delle stanze al piano terra;
  2. nel fatto che Stasi, fidanzato della vittima, in rapporto di confidenza con lei, conoscitore della sua casa e delle sue abitudini e possessore di più di una bicicletta da donna, compatibile con la "macrodescrizione" fattane dalle testimoni Bermani e Travain, ha fornito un alibi non sufficiente a escludere la sua presenza sulla scena del crimine nella "finestra temporale" compatibile con la commissione dell'omicidio;
  3. nel fatto che Alberto Stasi ha reso un racconto incongruo, illogico e falso, quanto al ritrovamento del corpo senza vita della fidanzata, sostenendo di avere attraversato di corsa i diversi locali della villetta per cercare Chiara; sulle sue scarpe, tuttavia, non è stata rinvenuta traccia di residui ematici, né le macchie di sangue sul pavimento sono risultate modificate dal suo passaggio;
  4. nel fatto che l'assassino era un uomo che calzava scarpe n. 42 e Alberto Stasi possedeva e indossava anche scarpe della marca di quelle dell'aggressore, nonché anche di taglia 42.[36]


Richiesta di revisione processuale

Gli avvocati di Alberto Stasi presentano ricorso presso la Corte europea dei diritti dell'uomo per ottenere la revisione del processo.[37]

Il 19 dicembre 2016 la difesa presenta una perizia genetica che indica che il DNA ritrovato sotto le unghie di Chiara Poggi apparterrebbe a un conoscente della vittima e non a Stasi.[38] Il 22 dicembre la procura di Pavia ha aperto una nuova indagine[39] riguardante un amico di Marco Poggi, fratello minore di Chiara, cioè Andrea Sempio, il quale era solito spostarsi in bicicletta a Garlasco e avrebbe il numero di scarpe simile a quello di Stasi, oltre a un alibi non completamente solido.[40][41] Il giorno seguente il Procuratore generale di Milano, Roberto Alfonso, ha accolto l'istanza di richiesta della revisione del processo e l'ha trasmessa alla competente Corte d'appello di Brescia.[40]

La Corte d'appello di Brescia si è dichiarata nel 2017 non competente per vizio procedurale (gli avvocati di Stasi non hanno presentato esplicita richiesta). I legali hanno poi ripresentato istanza, allegando anche prove testimoniali.[42][43] L'inchiesta su Andrea Sempio è stata invece archiviata il 2 marzo 2017.[44] Sempio ha poi querelato i legali di Stasi per calunnia. Stasi a maggio del 2017 ha invece inoltrato ricorso straordinario in Cassazione per vizio di procedura (testimoni e prove di primo e secondo grado non richiamati in appello sebbene non delegittimati nell'annullamento, che chiese solo alcuni nuovi accertamenti: ossia la donna che vide la bicicletta non riconoscendola, i periti informatici e i periti medico-legali di primo grado) e quindi violazione del diritto al giusto processo, chiedendo la revoca della condanna, il sollevamento della questione di legittimità costituzionale e un nuovo processo d'appello.[45]

Il 19 marzo 2021 la prima sezione penale della Corte suprema di cassazione ha respinto la richiesta di revisione della condanna per omicidio, permanendo «la valenza indiziaria di altri numerosi e gravi elementi» contro Stasi.[35]

Il 12 dicembre 2023 la Corte europea dei diritti dell'uomo (prima sezione) ha respinto la richiesta di revisione della condanna per omicidio.[46] Il 7 febbraio 2025 la medesima Corte europea ha respinto per la seconda volta la richiesta di revisione.[47

L'ipotesi Sempio

Le indagini condotte tra il 2016 e il 2017 a seguito di una perizia della difesa di Stasi che ipotizzava la presenza del DNA di Sempio sulle unghie di Poggi furono archiviate in quanto la perizia fu ritenuta inaffidabile.[48][49] L'11 marzo 2025 a Sempio fu notificato un nuovo avviso di garanzia a seguito di una nuova indagine sul DNA

Risarcimenti

Alberto Stasi è stato condannato a risarcire un milione di euro in sede civile alla famiglia Poggi.[51] Dopo aver lavorato come centralinista al carcere di Bollate e rinunciato all'eredità paterna, risultando nullatenente,[52] nel 2018 Stasi ha raggiunto un accordo con la famiglia Poggi per il risarcimento di 700 000 euro, di cui metà già liquidati, e dal 2023 è potuto uscire dall'istituto penitenziario in orario diurno per lavorare come contabile.[53]

Accuse di pedopornografia

Stasi è stato accusato anche di possesso di materiale pedopornografico e, come possibile movente del delitto, venne indicato dall'accusa del processo per omicidio in primo e secondo grado il fatto che Chiara potesse averlo scoperto. Egli venne inizialmente condannato in primo grado e in appello, in un processo separato, a una pena di 30 giorni di reclusione convertiti poi in 2 540 euro di multa più l'interdizione perpetua a lavorare a contatto con minorenni; venne invece assolto con annullamento senza rinvio dalla Cassazione nel 2014, per insussistenza del fatto in quanto tali presunti file visivi erano solo "tracce", mai scaricate, recuperate parzialmente dalla polizia scientifica ma che non furono mai visibili all'imputato. Nel computer venne trovato solo materiale pornografico legale, che Stasi ammise di possedere e visionare periodicamente, anche in compagnia della fidanzata poi assassinata.[54]


Falsa testimonianza di Francesco Marchetto

L'ex maresciallo dei carabinieri Francesco Marchetto, nel 2015, è stato invece accusato di falsa testimonianza poiché avrebbe mentito sulla bicicletta nera da donna vista sul luogo del delitto, dicendo che non assomigliava a quella in possesso della famiglia Stasi.[55] Il 23 settembre 2016 il giudice monocratico del Tribunale di Pavia Daniela Garlaschelli ha condannato per falsa testimonianza Marchetto a due anni e mezzo di reclusione e a una provvisionale di 10 000 euro per risarcimento danni da pagarsi ai familiari di Chiara Poggi.[56] Nel 2017 la corte d'appello ha dichiarato l'intervenuta prescrizione del reato e la fine del procedimento.[14]

Diffamazione contro Stasi

Il 15 novembre 2017 si è aperto un procedimento per diffamazione e minacce ai danni di Alberto Stasi contro l'amministratrice di una pagina Facebook, che aveva scritto ingiurie e usato stalking contro Stasi seguendolo in un parcheggio quando era ancora libero.[57] Gli avvocati di Stasi chiesero 40 000 euro di risarcimento e rifiutarono il patteggiamento per 15 000 euro. La donna, sedicente medium, ha risarcito Stasi extragiudizialmente di 6 000 euro ed è stata condannata per diffamazione in sede civile a risarcirlo di 9 000 euro, per un totale di 15 000 euro, nonché al pagamento di una multa di 800 euro e al pagamento delle spese processuali per il solo reato di diffamazione aggravata, non ritenendo invece fondata l'accusa di minacce.[58]

   



Giugno 2025

*ORA SEGUIAMO LE NUOVE INDAGINI DELLA PROCURA DI PAVIA E POI TRARREMO LE CONCLUSIONI...


C. O. N. T. I. N. U. A...


"Il killer ha le mani insanguinate poi...". Così è stata uccisa Chiara Poggi.

DAL GIORNALE.IT (maggio'25) :

La villetta di via Pascoli a Garlasco restituisce l'esatta dinamica di quanto accaduto il 13 agosto di diciotto anni fa, quando Chiara Poggi venne brutalmente assassinata. Come noto, l'allora fidanzato Alberto Stasi è stato condannato a 16 anni di carcere, ma i nuovi sviluppi potrebbero riscrivere la storia del delitto del pavese: il nuovo indagato è Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. Dagli atti a disposizione emerge una ricostruzione chiara dell'omicidio: il killer aveva le mani insanguinate e si era fermato sulla soglia delle scale della cantina prima di lanciare il corpo della ventiseienne. L'autore del delitto, dunque, non ha calpestato neppure un gradino.

L'assassino di Chiara Poggi ha lasciato il suo biglietto da visita in casa con l'impronta delle "scarpe a pallini", secondo l'ultima perizia marca Frau numero 42, e in base alla ricostruzione si è mosso come qualcuno che conosceva bene quegli spazi. La dinamica dei fatti è la seguente: Chiara Poggi ha aperto la porta al visitatore e non ha avuto il tempo di reagire. "Aveva così fiducia da non fare assolutamente niente, tanto da venire massacrata senza alcuna fatica, oltre che senza nessuna pietà" quanto scritto dai giudici.

La giovane è stata colpita nei pressi dell'ingresso, ha battuto il capo ed è stata colpita ancora. Le sue mani, contratte, hanno toccato il pavimento. Poi il killer l'ha sollevata con entrambe le mani e l'ha gettata sulle scale che portano in cantina. E lo ha fatto senza scendere neppure un gradino della scala: la suola si è fermata sull'uscio. Successivamente si è diretto verso il bagno, ha raggiunto la cucina ed è infine uscito. Il corpo di Chiara si è fermato sulla scala, con la testa sul nono gradino. Sulla maglia rosa del pigiama erano presenti quattro tracce dei quattro polpastrelli insanguinati dell'assassino all'altezza della spalla sinistra. Poi, nella parte anteriore della stessa maglia un frammento di impronta palmare insanguinata. Quelle impronte non sono mai state analizzate perchè il corpo della giovane è stato girato e la maglietta è giunta al medico legale completamente intrisa di sangue...

Dove sono gli asciugamani?

Dalla villa della famiglia Poggi sono spariti due teli da mare. La notizia era emersa già nel 2008, quando al loro rientro la madre di Chiara, Rita Preda, aveva denunciato il fatto. I teli si trovavano conservati in casa prima dell’omicidio, uno verde e uno azzurro...

Nello specifico erano custoditi in vista dell’estate nel terzo cassetto della cassettiera presente nella cantina della villetta. Preda ne è certa: erano lì prima della partenza per le vacanze in Trentino, il 5 agosto 2007.

Al rientro in casa, il 16 aprile 2008, la scoperta: non erano più al loro posto. Sono stati utilizzati? Forse proprio dal killer. Questa è una delle ipotesi.

Una cosa è certa per i giudici: l'assassino si è sporcato le mani di sangue ed ha avuto la necessità di andare in bagno a lavarsele. Da qui la presenza di due impronte sul dispenser portasapone: entrambe di Alberto Stasi. Sul tappetino dove sosta il killer sono state rinvenute le impronte delle già citate "scarpe a pallini", compatibili con il numero di Stasi ma non di Sempio (porta il 44). Per il momento, in attesa dell'incidente probatorio sul match tra il Dna di Sempio e il materiale trovato sulle unghie della vittima, secondo la nuova consulenza tecnica della Procura di Pavia nella villa di Garlasco dell'indagato c'è solo un'impronta della mano destra sulla parete delle scale che portano in cantina. Gradini che l'assassino non ha calpestato ecc.ecc.          



              ... C. O. N. T. I. N. U.A ...


TG LA7 : Direttore Enrico Mentana.

Garlasco, parlano i genitori di Chiara Poggi: "Dubitare della colpevolezza di Alberto Stasi è allucinante"...

"Vorremmo ricordare al mondo che c'è già un detenuto condannato in via definitiva"
di Alessandra Livi :

*Prima intervista dei genitori di Chiara Poggi da quando sono state riaperte le indagini sulla morte della loro figlia, massacrata nel 2007, nella villetta dove viveva a Garlasco in provincia di Pavia. Rita e Giuseppe Poggi vivono ancora lì, la stanza di Chiara è intatta, come era 18 anni fa. Per loro, questo nuovo capitolo giudiziario che vede indagato un amico del fratello di Chiara, Andrea Sempio, "è allucinante". 

Al Corriere della Sera dicono di non avere dubbi sul colpevole, sembrano infastiditi dalle nuove indagini, di certo sofferenti per un nuovo doloroso capitolo che si riapre: "A noi ci pensa mai nessuno? Noi abbiamo perso Chiara e dopo 18 anni accendiamo ogni santo giorno la televisione e vediamo nostra figlia sullo schermo. Così diventa difficile andare avanti con serenità". 

La procura di Pavia ha chiesto un nuovo incidente probatorio alla luce di nuovi elementi come richiesto anche da colui che è stato già condannato in via definitiva, l'ex fidanzato Alberto Stasi. 

"La verità è già stata scritta"...
"La verità sull'omicidio è già scritta. Se vogliono fare accertamenti li facciano ma la verità resta quella della sentenza definitiva contro Alberto Stasi" sottolinea Rita, la mamma di Chiara.

Sulle nuove indagini :
"E' allucinante rivoltare la verità in questo modo" insiste Rita Poggi. "L'altro giorno sono andata al mercato e ho incontrato persone che mi hanno detto: speriamo nella verità... E io: ma verità cosa? Guardate che sono tutte storie. Eppure questa narrazione delle cose fa confusione nella testa della gente che non conosce gli atti. Si finisce per far passare come vittima il solo colpevole certo che abbiamo. Non è giusto". "Fanno dei castelli sui dettagli che riguardano Sempio - aggiunge il padre Giuseppe - ma qualcuno può fare dei castelli su tutte le prove che riguardano Stasi?". 

Su Alberto Stasi
Su Alberto Stasi i genitori dicono di non trovare "nè giusto nè oportuno" che se ne esca con le dichiarazioni che abbiamo sentito in questi giorni, che rilasci interviste per dirsi innocente e che parli facendo insinuazioni sul Dna di Sempio. "Vorremmo ricordare al mondo che lui è un detenuto condannato in via definitiva, una sentenza che tra l’altro ha provato a ribaltare più volte con revisioni e ricorsi senza riuscirci. E allora ci chiediamo: è un privilegiato? Davvero il giudice di sorveglianza gli dà il permesso di parlare a ruota libera?”.

"Non riesco a immaginare Chiara"
Tra due giorni, lunedì 31 marzo, sarebbe stato il suo compleanno. Come ogni anno i genitori in quel giorno vanno al cimitero per portare delle rose bianche sulla tomba. Se fosse stata viva, Chiara Poggi avrebbe compiuto 44 anni.

"Non riesco a immaginare Chiara, cresciuta e adulta, non riesco a pensare che magari oggi avrebbe dei figli. Lei era ed è la Chiara che avete conosciuto tutti dalle fotografie" dice la madre. "Purtroppo non l’ho mai sognata. Mia moglie ogni tanto sì, ma nei miei sogni non ha mai messo piede. Sarei felice di vederla e parlarle" dice il padre.

Infine il più bel ritratto di Chiara, secondo la visione della mamma Rita, è quello fatto dall'autista dell'autobus che la portava al lavoro. "Era una ragazza che notavo perché non si faceva notare, ha detto". Ecco, la mia Chiara era proprio cosi...

 
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 R E C A P  DEI  FATTI :

*La mattina del 13 agosto 2007 a Garlasco viene trovata morta una ragazza di 26 anni: Chiara Poggi. Il corpo senza vita è riverso sulle scale che portano in taverna, nella sua abitazione in via Pascoli. Era sola in casa, perché la famiglia (padre, madre e fratello) stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza in montagna, in Trentino. A fare la terribile scoperta è il fidanzato Alberto Stasi, che si era recato da lei perché non rispondeva al telefono: il giovane chiama i soccorsi e si reca in caserma dai carabinieri. Entro pochi giorni diventa il primo indiziato per il delitto della 26enne: verrà poi condannato a 16 anni con l'accusa di omicidio volontario (da aprile 2025 è in regime di semilibertà).

Oggi che c'è un altro indagato: Andrea Sempio, grande amico di Marco, fratello della vittima. Il 37enne è rientrato nelle indagini a marzo 2025, dopo che era stato scagionato nel 2017. Ma nella nuova inchiesta spuntano tanti nomi: dalle gemelle Stefania e Paola Cappa, cugine di Chiara, a Roberto Freddi e Mattia Capra, amici di Sempio e Marco Poggi... 


                     C O N T I N U A ...