- "DELITTO AVETRANA"- Grisdi e Considerazioni del gruppo di FB....
Leggete bene.
- Alex Fortes La Bruzzone mi ha bannato dalla sua pagina solo perchè ho scritto che è squallido scriver libri su queste tragedie per pigliar soldi
- Vincenzo Postiglione Alla signora Bruzzone piacciono solo i complimenti come "Sei bellissima, mastino." "Unica, Roberta, brava.", "Ho troppa stima per te". Le critiche non vuole accettarle. E' inutile scrivere in quella pagina
- Norma Brind Siamo spiacenti per lei ma quello che scrive Alex Fortesè vero:la Bruzzone ed i suoi "colleghi" hanno scritto il libro per far soldi,non c'è nessun amore per la verità nè tantomeno per Sarah,c'è solo amore per le proprie tasche.
- Massaro Michele Si schiantano al primo punto. Se Michele alle 13.50 scende in garage mentre Sarah arriva avrebbe dovuto incrociarla.....
- POST RECENTI
* Queste sono le parole di Don Mario Pieracci, un ministro di Dio, d'altronde.
Mi stupisco come mai nessuno l'abbia richiamato all'ordine dopo una frase del genere.
- ava accusando senza pietà, anzi, gli stava chiedendo delle spiegazioni. Non è bastata la pausa estiva per far ragionare queste persone, dato che ricominciano in modo spietato.
Omicidio Sarah, le motivazioni a ottobre
Com’è noto il 20 aprile scorso la Corte di Assise del Tribunale di Taranto, presieduta dalla dott.ssa Rina Trunfio ha emesso la sentenza di primo grado condannando all’ergastolo Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia di Sarah Scazzi, accusate di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere.
Michele Misseri, marito e padre di Cosima e Sabrina, è stato invece condannato a otto anni per concorso in soppressione di cadavere. A ottobre, quindi, appena saranno note le motivazioni della sentenza il collegio di difesa ricorrerà in Appello. Sabrina Misseri è stata difeso dal professor Franco Coppi e dall’avvocato Nicola Marseglia. Cosima Serrano è stata, invece, assistita dall’avvocato Franco De Jaco.
.Nella sentenza del 20 aprile a Carmine Misseri e a Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote di Michele Misseri sono stati inflitti sei anni di reclusione. La Corte di Assise di Taranto ha condannato anche Michele Misseri, Cosima Serrano e Sabrina Misseri al risarcimento dei danni, da stabilire in separata sede, alla famiglia Scazzi e al Comune di Avetrana.
Ha stabilito una provvisionale di 50mila euro ciascuno ai genitori di Sarah, Giacomo Scazzi e Concetta Serrano, e di 30mila euro per il fratello Claudio. Inoltre tra le disposizioni della Corte su cui si attendono sviluppi la trasmissione alla Procura degli atti riguardanti sei testimoni del processo. Nei loro confronti i pubblici ministeri avevano ipotizzato il reato di falsa testimonianza.
Inoltre c’è anche un procedimento nei confronti del fioraio, presunto testimone del rapimento di Sarah da parte della zia, circostanza poi ritrattata. L’uomo è indagato per false dichiarazioni ai pm.
Tre anni fa fu denunciata la scomparsa della studentessa 15enne di Avetrana. Sarah venne trovata morta in un pozzo nelle campagne avetranesi quaranta giorni dopo. Era la notte tra il 6 e il 7 ottobre del 2010. I carabinieri arrivarono sul luogo in cui era stata sepolta in contrada “Mosca” dopo la confessione choc dello zio Michele Misseri.
Omicidio Sarah, le motivazioni a ottobre
Com’è noto il 20 aprile scorso la Corte di Assise del Tribunale di Taranto, presieduta dalla dott.ssa Rina Trunfio ha emesso la sentenza di primo grado condannando all’ergastolo Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia di Sarah Scazzi, accusate di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere.
Michele Misseri, marito e padre di Cosima e Sabrina, è stato invece condannato a otto anni per concorso in soppressione di cadavere. A ottobre, quindi, appena saranno note le motivazioni della sentenza il collegio di difesa ricorrerà in Appello. Sabrina Misseri è stata difeso dal professor Franco Coppi e dall’avvocato Nicola Marseglia. Cosima Serrano è stata, invece, assistita dall’avvocato Franco De Jaco.
.Nella sentenza del 20 aprile a Carmine Misseri e a Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote di Michele Misseri sono stati inflitti sei anni di reclusione. La Corte di Assise di Taranto ha condannato anche Michele Misseri, Cosima Serrano e Sabrina Misseri al risarcimento dei danni, da stabilire in separata sede, alla famiglia Scazzi e al Comune di Avetrana.
Ha stabilito una provvisionale di 50mila euro ciascuno ai genitori di Sarah, Giacomo Scazzi e Concetta Serrano, e di 30mila euro per il fratello Claudio. Inoltre tra le disposizioni della Corte su cui si attendono sviluppi la trasmissione alla Procura degli atti riguardanti sei testimoni del processo. Nei loro confronti i pubblici ministeri avevano ipotizzato il reato di falsa testimonianza.
Inoltre c’è anche un procedimento nei confronti del fioraio, presunto testimone del rapimento di Sarah da parte della zia, circostanza poi ritrattata. L’uomo è indagato per false dichiarazioni ai pm.
Tre anni fa fu denunciata la scomparsa della studentessa 15enne di Avetrana. Sarah venne trovata morta in un pozzo nelle campagne avetranesi quaranta giorni dopo. Era la notte tra il 6 e il 7 ottobre del 2010. I carabinieri arrivarono sul luogo in cui era stata sepolta in contrada “Mosca” dopo la confessione choc dello zio Michele Misseri.
Omicidio Sarah, le motivazioni a ottobre
Com’è noto il 20 aprile scorso la Corte di Assise del Tribunale di Taranto, presieduta dalla dott.ssa Rina Trunfio ha emesso la sentenza di primo grado condannando all’ergastolo Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia di Sarah Scazzi, accusate di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere.
Michele Misseri, marito e padre di Cosima e Sabrina, è stato invece condannato a otto anni per concorso in soppressione di cadavere. A ottobre, quindi, appena saranno note le motivazioni della sentenza il collegio di difesa ricorrerà in Appello. Sabrina Misseri è stata difeso dal professor Franco Coppi e dall’avvocato Nicola Marseglia. Cosima Serrano è stata, invece, assistita dall’avvocato Franco De Jaco.
.Nella sentenza del 20 aprile a Carmine Misseri e a Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote di Michele Misseri sono stati inflitti sei anni di reclusione. La Corte di Assise di Taranto ha condannato anche Michele Misseri, Cosima Serrano e Sabrina Misseri al risarcimento dei danni, da stabilire in separata sede, alla famiglia Scazzi e al Comune di Avetrana.
Ha stabilito una provvisionale di 50mila euro ciascuno ai genitori di Sarah, Giacomo Scazzi e Concetta Serrano, e di 30mila euro per il fratello Claudio. Inoltre tra le disposizioni della Corte su cui si attendono sviluppi la trasmissione alla Procura degli atti riguardanti sei testimoni del processo. Nei loro confronti i pubblici ministeri avevano ipotizzato il reato di falsa testimonianza.
Inoltre c’è anche un procedimento nei confronti del fioraio, presunto testimone del rapimento di Sarah da parte della zia, circostanza poi ritrattata. L’uomo è indagato per false dichiarazioni ai pm.
Tre anni fa fu denunciata la scomparsa della studentessa 15enne di Avetrana. Sarah venne trovata morta in un pozzo nelle campagne avetranesi quaranta giorni dopo. Era la notte tra il 6 e il 7 ottobre del 2010. I carabinieri arrivarono sul luogo in cui era stata sepolta in contrada “Mosca” dopo la confessione choc dello zio Michele Misseri.
Omicidio Sarah, le motivazioni a ottobre
Com’è noto il 20 aprile scorso la Corte di Assise del Tribunale di Taranto, presieduta dalla dott.ssa Rina Trunfio ha emesso la sentenza di primo grado condannando all’ergastolo Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia di Sarah Scazzi, accusate di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere.
Michele Misseri, marito e padre di Cosima e Sabrina, è stato invece condannato a otto anni per concorso in soppressione di cadavere. A ottobre, quindi, appena saranno note le motivazioni della sentenza il collegio di difesa ricorrerà in Appello. Sabrina Misseri è stata difeso dal professor Franco Coppi e dall’avvocato Nicola Marseglia. Cosima Serrano è stata, invece, assistita dall’avvocato Franco De Jaco.
.Nella sentenza del 20 aprile a Carmine Misseri e a Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote di Michele Misseri sono stati inflitti sei anni di reclusione. La Corte di Assise di Taranto ha condannato anche Michele Misseri, Cosima Serrano e Sabrina Misseri al risarcimento dei danni, da stabilire in separata sede, alla famiglia Scazzi e al Comune di Avetrana.
Ha stabilito una provvisionale di 50mila euro ciascuno ai genitori di Sarah, Giacomo Scazzi e Concetta Serrano, e di 30mila euro per il fratello Claudio. Inoltre tra le disposizioni della Corte su cui si attendono sviluppi la trasmissione alla Procura degli atti riguardanti sei testimoni del processo. Nei loro confronti i pubblici ministeri avevano ipotizzato il reato di falsa testimonianza.
Inoltre c’è anche un procedimento nei confronti del fioraio, presunto testimone del rapimento di Sarah da parte della zia, circostanza poi ritrattata. L’uomo è indagato per false dichiarazioni ai pm.
Tre anni fa fu denunciata la scomparsa della studentessa 15enne di Avetrana. Sarah venne trovata morta in un pozzo nelle campagne avetranesi quaranta giorni dopo. Era la notte tra il 6 e il 7 ottobre del 2010. I carabinieri arrivarono sul luogo in cui era stata sepolta in contrada “Mosca” dopo la confessione choc dello zio Michele Misseri.
Omicidio Sarah, le motivazioni a ottobre
Com’è noto il 20 aprile scorso la Corte di Assise del Tribunale di Taranto, presieduta dalla dott.ssa Rina Trunfio ha emesso la sentenza di primo grado condannando all’ergastolo Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia di Sarah Scazzi, accusate di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere.
Michele Misseri, marito e padre di Cosima e Sabrina, è stato invece condannato a otto anni per concorso in soppressione di cadavere. A ottobre, quindi, appena saranno note le motivazioni della sentenza il collegio di difesa ricorrerà in Appello. Sabrina Misseri è stata difeso dal professor Franco Coppi e dall’avvocato Nicola Marseglia. Cosima Serrano è stata, invece, assistita dall’avvocato Franco De Jaco.
.Nella sentenza del 20 aprile a Carmine Misseri e a Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote di Michele Misseri sono stati inflitti sei anni di reclusione. La Corte di Assise di Taranto ha condannato anche Michele Misseri, Cosima Serrano e Sabrina Misseri al risarcimento dei danni, da stabilire in separata sede, alla famiglia Scazzi e al Comune di Avetrana.
Ha stabilito una provvisionale di 50mila euro ciascuno ai genitori di Sarah, Giacomo Scazzi e Concetta Serrano, e di 30mila euro per il fratello Claudio. Inoltre tra le disposizioni della Corte su cui si attendono sviluppi la trasmissione alla Procura degli atti riguardanti sei testimoni del processo. Nei loro confronti i pubblici ministeri avevano ipotizzato il reato di falsa testimonianza.
Inoltre c’è anche un procedimento nei confronti del fioraio, presunto testimone del rapimento di Sarah da parte della zia, circostanza poi ritrattata. L’uomo è indagato per false dichiarazioni ai pm.
Tre anni fa fu denunciata la scomparsa della studentessa 15enne di Avetrana. Sarah venne trovata morta in un pozzo nelle campagne avetranesi quaranta giorni dopo. Era la notte tra il 6 e il 7 ottobre del 2010. I carabinieri arrivarono sul luogo in cui era stata sepolta in contrada “Mosca” dopo la confessione choc dello zio Michele Misseri.
Omicidio Sarah, le motivazioni a ottobre
Com’è noto il 20 aprile scorso la Corte di Assise del Tribunale di Taranto, presieduta dalla dott.ssa Rina Trunfio ha emesso la sentenza di primo grado condannando all’ergastolo Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia di Sarah Scazzi, accusate di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere.
Michele Misseri, marito e padre di Cosima e Sabrina, è stato invece condannato a otto anni per concorso in soppressione di cadavere. A ottobre, quindi, appena saranno note le motivazioni della sentenza il collegio di difesa ricorrerà in Appello. Sabrina Misseri è stata difeso dal professor Franco Coppi e dall’avvocato Nicola Marseglia. Cosima Serrano è stata, invece, assistita dall’avvocato Franco De Jaco.
.Nella sentenza del 20 aprile a Carmine Misseri e a Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote di Michele Misseri sono stati inflitti sei anni di reclusione. La Corte di Assise di Taranto ha condannato anche Michele Misseri, Cosima Serrano e Sabrina Misseri al risarcimento dei danni, da stabilire in separata sede, alla famiglia Scazzi e al Comune di Avetrana.
Ha stabilito una provvisionale di 50mila euro ciascuno ai genitori di Sarah, Giacomo Scazzi e Concetta Serrano, e di 30mila euro per il fratello Claudio. Inoltre tra le disposizioni della Corte su cui si attendono sviluppi la trasmissione alla Procura degli atti riguardanti sei testimoni del processo. Nei loro confronti i pubblici ministeri avevano ipotizzato il reato di falsa testimonianza.
Inoltre c’è anche un procedimento nei confronti del fioraio, presunto testimone del rapimento di Sarah da parte della zia, circostanza poi ritrattata. L’uomo è indagato per false dichiarazioni ai pm.
Tre anni fa fu denunciata la scomparsa della studentessa 15enne di Avetrana. Sarah venne trovata morta in un pozzo nelle campagne avetranesi quaranta giorni dopo. Era la notte tra il 6 e il 7 ottobre del 2010. I carabinieri arrivarono sul luogo in cui era stata sepolta in contrada “Mosca” dopo la confessione choc dello zio Michele Misseri.
Omicidio Sarah, le motivazioni a ottobre
Com’è noto il 20 aprile scorso la Corte di Assise del Tribunale di Taranto, presieduta dalla dott.ssa Rina Trunfio ha emesso la sentenza di primo grado condannando all’ergastolo Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia di Sarah Scazzi, accusate di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere.
Michele Misseri, marito e padre di Cosima e Sabrina, è stato invece condannato a otto anni per concorso in soppressione di cadavere. A ottobre, quindi, appena saranno note le motivazioni della sentenza il collegio di difesa ricorrerà in Appello. Sabrina Misseri è stata difeso dal professor Franco Coppi e dall’avvocato Nicola Marseglia. Cosima Serrano è stata, invece, assistita dall’avvocato Franco De Jaco.
.Nella sentenza del 20 aprile a Carmine Misseri e a Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote di Michele Misseri sono stati inflitti sei anni di reclusione. La Corte di Assise di Taranto ha condannato anche Michele Misseri, Cosima Serrano e Sabrina Misseri al risarcimento dei danni, da stabilire in separata sede, alla famiglia Scazzi e al Comune di Avetrana.
Ha stabilito una provvisionale di 50mila euro ciascuno ai genitori di Sarah, Giacomo Scazzi e Concetta Serrano, e di 30mila euro per il fratello Claudio. Inoltre tra le disposizioni della Corte su cui si attendono sviluppi la trasmissione alla Procura degli atti riguardanti sei testimoni del processo. Nei loro confronti i pubblici ministeri avevano ipotizzato il reato di falsa testimonianza.
Inoltre c’è anche un procedimento nei confronti del fioraio, presunto testimone del rapimento di Sarah da parte della zia, circostanza poi ritrattata. L’uomo è indagato per false dichiarazioni ai pm.
Tre anni fa fu denunciata la scomparsa della studentessa 15enne di Avetrana. Sarah venne trovata morta in un pozzo nelle campagne avetranesi quaranta giorni dopo. Era la notte tra il 6 e il 7 ottobre del 2010. I carabinieri arrivarono sul luogo in cui era stata sepolta in contrada “Mosca” dopo la confessione choc dello zio Michele Misseri.
Omicidio Sarah, le motivazioni a ottobre
Com’è noto il 20 aprile scorso la Corte di Assise del Tribunale di Taranto, presieduta dalla dott.ssa Rina Trunfio ha emesso la sentenza di primo grado condannando all’ergastolo Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia di Sarah Scazzi, accusate di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere.
Michele Misseri, marito e padre di Cosima e Sabrina, è stato invece condannato a otto anni per concorso in soppressione di cadavere. A ottobre, quindi, appena saranno note le motivazioni della sentenza il collegio di difesa ricorrerà in Appello. Sabrina Misseri è stata difeso dal professor Franco Coppi e dall’avvocato Nicola Marseglia. Cosima Serrano è stata, invece, assistita dall’avvocato Franco De Jaco.
.Nella sentenza del 20 aprile a Carmine Misseri e a Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote di Michele Misseri sono stati inflitti sei anni di reclusione. La Corte di Assise di Taranto ha condannato anche Michele Misseri, Cosima Serrano e Sabrina Misseri al risarcimento dei danni, da stabilire in separata sede, alla famiglia Scazzi e al Comune di Avetrana.
Ha stabilito una provvisionale di 50mila euro ciascuno ai genitori di Sarah, Giacomo Scazzi e Concetta Serrano, e di 30mila euro per il fratello Claudio. Inoltre tra le disposizioni della Corte su cui si attendono sviluppi la trasmissione alla Procura degli atti riguardanti sei testimoni del processo. Nei loro confronti i pubblici ministeri avevano ipotizzato il reato di falsa testimonianza.
Inoltre c’è anche un procedimento nei confronti del fioraio, presunto testimone del rapimento di Sarah da parte della zia, circostanza poi ritrattata. L’uomo è indagato per false dichiarazioni ai pm.
Tre anni fa fu denunciata la scomparsa della studentessa 15enne di Avetrana. Sarah venne trovata morta in un pozzo nelle campagne avetranesi quaranta giorni dopo. Era la notte tra il 6 e il 7 ottobre del 2010. I carabinieri arrivarono sul luogo in cui era stata sepolta in contrada “Mosca” dopo la confessione choc dello zio Michele Misseri.
Omicidio Sarah, le motivazioni a ottobre
Com’è noto il 20 aprile scorso la Corte di Assise del Tribunale di Taranto, presieduta dalla dott.ssa Rina Trunfio ha emesso la sentenza di primo grado condannando all’ergastolo Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia di Sarah Scazzi, accusate di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere.
Michele Misseri, marito e padre di Cosima e Sabrina, è stato invece condannato a otto anni per concorso in soppressione di cadavere. A ottobre, quindi, appena saranno note le motivazioni della sentenza il collegio di difesa ricorrerà in Appello. Sabrina Misseri è stata difeso dal professor Franco Coppi e dall’avvocato Nicola Marseglia. Cosima Serrano è stata, invece, assistita dall’avvocato Franco De Jaco.
.Nella sentenza del 20 aprile a Carmine Misseri e a Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote di Michele Misseri sono stati inflitti sei anni di reclusione. La Corte di Assise di Taranto ha condannato anche Michele Misseri, Cosima Serrano e Sabrina Misseri al risarcimento dei danni, da stabilire in separata sede, alla famiglia Scazzi e al Comune di Avetrana.
Ha stabilito una provvisionale di 50mila euro ciascuno ai genitori di Sarah, Giacomo Scazzi e Concetta Serrano, e di 30mila euro per il fratello Claudio. Inoltre tra le disposizioni della Corte su cui si attendono sviluppi la trasmissione alla Procura degli atti riguardanti sei testimoni del processo. Nei loro confronti i pubblici ministeri avevano ipotizzato il reato di falsa testimonianza.
Inoltre c’è anche un procedimento nei confronti del fioraio, presunto testimone del rapimento di Sarah da parte della zia, circostanza poi ritrattata. L’uomo è indagato per false dichiarazioni ai pm.
Tre anni fa fu denunciata la scomparsa della studentessa 15enne di Avetrana. Sarah venne trovata morta in un pozzo nelle campagne avetranesi quaranta giorni dopo. Era la notte tra il 6 e il 7 ottobre del 2010. I carabinieri arrivarono sul luogo in cui era stata sepolta in contrada “Mosca” dopo la confessione choc dello zio Michele Misseri.
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Leggete la frase che ho evidenziato. Sabrina non lo stava accusando senza pietà, anzi, gli stava chiedendo delle spiegazioni. Non è bastata la pausa estiva per far ragionare queste persone, dato che ricominciano in modo spietato.
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.............. c o n t i n u a .........
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